Tripodi insulta Totti perché positivo al Covid-19, nega la pandemia e si dice ammirato da uno Sgarbi che non indossa la mascherina


Tutti i medici d'Italia sarebbero dei farabutti, falsi e bugiardi. Ma per fortuna i fascisti e i populisti saprebbero con estrema certezza, in base alle loro informazioni trovate su Facebook, che il mondo intero ci sta mentendo e che la pandemia non sarebbe altro che un progetto ideato da non si sa chi per impedirci di poter andare al bar dopo le 18. Pare follia, ma è questa la nuova campagna anti-italiana lanciata dai populisti e dai negazionisti che chiedono che il loro profitto e il loro egoismo venda anteposto al bene comune.
A proporsi come un teorico del negazinismo applicato è anche il solito Ferdinando tripodi, ossia qual "gay di destra" che dice di voler essere chiamato "fr*cio" da Giorgia Meloni perché lui si sentirebbe discriminato solo dal rispetto. Ed è così che l'aspirante candidato populista esordisce raccontando che i medici mentirebbero ai malati per soldi:


Perché un ospedale possa mentire sulle cause di un decesso servirebbe che tutto il personale sia compiacente. Tripodi pare voler sostenere che tutti i medici e tutti gli infermieri d'Italia mentirebbero per far fare soldi ad un ente pubblico senza averne alcun vantaggio personale.
Da lì il passo è breve per lodare chi viola la legge e chi se ne frega delle disposizioni, in quella retorica populista per cui il furbo è chi cerca profitto mentre solo i fessi chiuderebbero le saracinesche per tutelare la salute pubblica:


Se questa sua posizione chiarisce perché ammirino quei due assenteisti che prendono migliaia di euro per non presentarsi quasi mai al lavoro, pare surreale come vogliano sostenere sarebbe colpa del Governo se i disubbidienti da lui lodati continuano a invalidare gli sforzi delle persone per bene nel nome di un qualche negazionista che giura che i numero sarebbero falsi:



E se da un lato loda chi non rispetta le norme, dall'altro inveisce contro le norme mentre si lamenta che la gente possa continuare a lavorare. Praticamente inveisce contro tutto e contro il contrario di tutto, facendo finta di non capire che è dopo le 21 che la gente crea assembramenti non indispensabili e rischia di contagiarsi in un momento in cui le terapie intensive hanno finito i letti a disposizione:


A testimoniare la finalità partitica dei messaggi di Tripodi è come la quasi totalità di loro venga palesata come un pretesto per chiedere le dimissioni di Conte, in quel suo ribadire che lui sogna che l'emergenza possa essere affidata a quel suo Salvini che la mattina chiede il lockdown e il pomeriggio dice di non volerlo più in base a quello che i sondaggi gli indicano sia la frase che può procurargli il maggior profitto personale. D'altra parte è facile starsene seduto a insultare chi lavora per fronteggiare una malattia che non si conosce e una pandemia per cui non esistono precedenti noti per poter fare proiezioni.

Il gay che cercò visibilità mediatica scrivendo a Berlusconi che la sua mamma puliva i bagni pare ora raccontare che la sua mamma sarebbe ormai diventata inutile e può anche crepare perché la Lega dice che gli anziani non sarebbero utili alla produttività del Paese:


Ma forse ci dice che anche anche sua nonna avrebbe dovuto morire dopo essere diventata inutile al processo produttivo visto che oggi non si sveglia più alle 4 per andare a lavorare, motivo per cui la sua vita andrebbe sacrificata in nome di chi la notte la vuole passare al bar. Usando sua nonna per insultare Totti in quanto positivo al Covid-19, l'aspirante candidato populista scrive:


Ed immancabile arriva a dire che sarebbe colpa della legge contro l'omofobia (la stessa che lui chiedeva prima di cercare di proporsi come il "gay di destra" che sogna una poltrona stipendiata dagli italiani) se la pandemia non è svanita per magia:


Il signor Tripodi dice infatti di sentirsi rappresentato da un Vitttorio Sgarbi che ha chiesto la chiusura della Camera pur di impedire la discussione del ddl contro l'omofobia mettendosi a strillare che c'era il Covid-19, ma poi si è fatto espellere a forza dopo essersi rifiutato di indossare la mascherina. Parlando a nome degli italiani e attribuendo le sue affermazioni a quella maggioranza che fortunatamente non la pensa come lui, scrive:


Tripodi inizia anche a sbraitare che lui trova inaccettabile che i senza fissa dimora non vengano obbligati a restare nella casa che non anno dopo le 18, orario on cui devono chiudere i bar e non certo quello in cui entra in vigore il coprifuoco:


Ed è imbarazzante il suo eccitarsi davanti al leghista che sostiene che il profitto venga prima della salute, nonostante sia improbabile si possano spendere i soldi guadagnati una volta morti:

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