CasaPound chiede la censura delle famiglie gay in tv, propone cartoni animati razzisti e inneggia ad Arcilebica


È la solita Ilaria Paoletti ad aver firmato l'ennesimo articolo anti-gay pubblicato sul giornale dei fascisti edito dall'editore di Salvini. Ricorrendo ai suoi soliti torni rabbiosi e sprizzando omofobia da ogni poro, la camerata ha deciso di defecare il suo odio natalizio contro chi osa promuovere tolleranza e osa contrastare il razzismo attraverso un articolo intitolato "Nel film Disney di Natale una coppia gay è l’esempio di amore “perfetto”".
Permesso nel titolo che lei vuole vedere uomini che penetrino vagine femminili nei suoi film di natale, la camerata spiega solo fra le righe che in realtà non è il film di Natale della Disney ma solo un film che verrà reso disponibile sulla loro piattaforma on-demand:

Nuove fantastiche novità da Disney Plus, dove nel film Fata Madrina Cercasi una coppia gay con tanto di figlio è presentata come idea di amore “perfetto”. Nel film di Sharon Maguire per la Disney, un titolo ad hoc per le feste di Natale, la protagonista Eleanor una fata madrina alle prime armi che per dimostrare che la sua figura serve ancora mondo decide di rispondere alla lettera di una bambina, ora adulto, che chiedeva aiuto alla sua “categoria”. La bambina di tanti anni prima è ora una mamma single di 40 anni che ha perso ogni speranza nel lieto fine, avendo perduto il marito molti anni prima.

E se vi chiedeste dove sarebbe la coppia gay, la signora Paoletti si metta a starnazzare istericamente che ci sarebbe un “cameo” si una coppia gay

Nel nuovo film di Natale per Disney +, dunque, quando la fata madrina chiede a una carrellata di sconosciuti cosa sia per loro il grande amore, viene inserito il quadretto con due papà gay che tengono in braccio un bambino piccolo e che abbracciandolo parlando del suo amore per lui. Ovvio, da dove (o per meglio dire “da chi”) provenga quel bambino non è assolutamente spiegato nel cameo a loro dedicato, ma non importa, perché ormai menzionare o fare polemica sulla pratica della maternità surrogata taccia automaticamente chi lo fa di oscurantismo e intenti discriminatori – quando persino ArciLesbica o l’ex presidente di Arcigay ci sono “arrivati” al punto, ovvero che a essere discriminata davvero è la figura della donna e madre usata come un’incubatrice. Alla Disney questa criticità non interessa, meglio procedere con l’agenda – che dalle censure ai cartoni ritenuti “razzisti” fino ai gay pride organizzati a Disneyland appare molto chiara.

Interessante è il colo pindarico con cui la neofascista passa dal suo inveire contro i gay al suo dire che il razzismo è cosa buona e giusta. Inoltre non chiarisce in che modo si evincerebbe la tesi da lei lanciata istericamente nel titolo, peraltro facendo confusione tra una casa di produzione (la Disney) e un sito di film on demand (Disney+).
Commuovente è il suo sostenere che Arcilesbica vada apprezzata perché la sua transofobia piace ai camerati e ai neofascisti.
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