Il referente di Provita Onlus: «Gino Strada è un cretino. La D'Urso è una p*ttana. Noi esigiamo soldi pubblici alla sanità privata e alle scuole private»


Pare che l'organizzazione forzanovista Provita Onlus abbia raccattato pure Angelo Mandelli, il fondamentalista di Ora et labora che va in giro a dire che i gay andrebbero "curati" perché lui li ritiene fonte di malattie. Ad indicarlo come «referente locale» dell'organizzazione integralista è Prima Pavia, il quale ci spiega che Mandelli pretende leggi che tolgano ogni diritto di scelta alle donne in virtù di come lui dica di esigere che siano costrette a fare quello che dice lui.

È dunque nel suo ruolo di rappresentante di Provita Onlus che il signor Medelli si mette a sbraitare anche che Gino Strada sarebbe «un cretino assoluto» perché contrario al finanziamento della sanità privata. Forse ignaro che il pubblico richiede un margine di guadagno mentre il pubblico si potrebbe accontentare di un pareggio, è ricorrendo al più becero populismo che scrive:


Quindi, finanziare il pubblico anziché arricchire i privati sarebbe una "dittatura" da Cina, mentre obbligare le donne a fare quello che dice lui è un atto di libertà. Come no.
Ed è tra i commenti che i soliti "tolleranti" di Provita suggeriscono che si debba frantumare il cranio a chi dissente dal pensiero unico di Jacopo Coghe. Altri inveiscono contro Energency, senza neppure preoccuparsi di come sia finanziata da donazioni private e non certo dal denaro pubblico:


Oltre a pretendere finanziamenti pubblici alla sanità privata, pretende pure che lo stato finanzi le costose scuole di chi ha deliberatamente scelto di rifiutare l'istruzione pubblica per preferire un indottrinamento confessionale. Ma ovviamente p con Gandolfini e con Coghe che chiariscono che loro esigono che le loro scelte siano finanziate dagli altri:


E se suoi suoi manifesti dichiara di essere "dalla parte delle donne" perché lu8ivuole imporgli la sua volontà, pare interessante vedere come le tratta dato che il suo dissenso da Barbara D'Urso passa attraverso insulti sessista come questo:


Non meno ipocrita è il suo rivendicare che il suo Jacopo Coghe dovrebbe avere il diritto di insultare le donne con i suoi manifestini di disinformazione mentre i gay andrebbero privati della libertà di manifestazione dei gay in virtù di come lui dica che porterebbero malattie:


Il fondamentalista se la prende pure con le piste ciclabili, in quel suo ritenere che ciò che non serve a lui sarebbe inutile:


In quel suo denigrare e inculture chiunque non la pensi come lui mentre piagnucola che si dovrebbe vietare ogni dissenso dal pensiero unico della sua organizzazione, pare comico trovarlo pronto ad accusare di "dittatura" persino gli ecologisti. Li incolpa di voler salvaguardare la salute pubblica anche se lui vuol inquinare quanto gli pare:


A questo punto, i signori di Prima Pavia sono certi che abbia senso il loto rilanciare le sue parole contro le donne senza manco spiegare chi sia il soggetto che le ha pronunciate?


Perché se si spiega che a voler vietare una pillola è un tale che vuole "curare" i gay, il lettore potrebbe comprendere meglio che quell'articolo lo sta prendendo in giro.
1 commento