Adinolfi dice che Steve Bannon è un suo amichetto e che lui è felice che non dovrà rispondere dei suoi crimini


Ormai sembra che Mario Adinolfi voglia coprirsi di infamia da solo. Oggi ha ritenuto di doversi dire eccitato come una scolaretta davanti a quel suo amarissimo presidente Trump che ha ucciso il maggior numero di condannati nella storia degli Stati Uniti e che poi ha regalato grazie a criminali di guerra, amici di amici e truffatori. Nella fattispecie, Adinolfi si dice felice che il suo amatissimo Trump abbia dispensato Steve Bannon dal dover rispondere di truffa e riciclaggio.

Dicendosi fiero del suo dirsi un amicone di uno che si frega i fondi statali per i propri scopi personali e che deruba i poveri mediante truffa, Adinolfi scrive:


Esponente dell'estrema destra, Bannon ha alimentato il cima d'odio che Salvini e la Meloni hanno introdotto in Italia, portando in Europa il sistema di propaganda basato sulla sistematica diffusione di fake-news. Ha anche usufruito sella certosa di Trisulti senza mai pagare l'affitto, intenzionata a trasformarla in una scuola di sovranismo che avrebbe insegnato alle nuove leve come mentire per creare odio e rabbia su cui cercare di fatturare cumuli di denaro. Ma Adinolfi ci dice che c'è da festeggiare se le donne vittime di violenza vengono uccide e se i criminali vengono lasciati in libertà.
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