Don Mirco Bianchi torna ad attaccare la comunità gay


Don Mirco Bianchi, parroco di Gatteo Mare e Villa Marina, è tornato ancora una volta ad attaccare i gay. Dal suo profilo Twitter, il sacerdote scrive:


Il riferimento è a Paolo Di Tarso, dato che Gesù non disse mai nulla contro i gay e agli omofobi non resta che appellarsi a quel tizio che sosteneva che le donne dovessero essere sottomesse agli uomini. Ed ovviamente in quel testo non si parla di "lobby gay", dato che ad inventarsela è stata la lobby integralista, la quale potrebbe probabilmente essere paragonata ai sacerdoti che Gesù scacciò dal tempio.

Il testo a cui il signor Bianchi fa riferimento è nel primo libro ai Corinzi: “Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio? Non ingannatevi! Nè gli impuri, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio”.
Da qui dovremmo dedurre che molte persone vicine don Mirco sarebbero destinati agli inferi: secondo i domi religiosi, Adinolfi andrebbe considerato come adultero che convive con una concubina e dunque sarebbe perduto. Si potrebbe anche temere che i modi raffinati del senatore legista Simone Pillon possano essere ritenuti un problema, così come tanti eterosessuali sarebbero spacciati se si divertono a letto. Sui maldicenti, avremmo una strage. E finirebbe male anche per il suo amato Salvini, dato che c'è quella vicenda sui 49milioni che andrebbe valutata.
Speriamo almeno che don Mirco non vada dai bambini del catechismo a dirgli che Zio Paperone sarebbe spacciato.

Se c'è un dibattito sulla traduzione che include una condanna ai gay, il voler prendere per buona la tesi del signor Bianchi implicherebbe il dover ritenere che il magistero della chiesa sia sbagliato. E non da un punto di vista progressista, ma sarebbe la versione più retrograda ed integralista a dover essere ritenuta carta straccia.
Se si prendesse per buona l'ipotesi che i gay andrebbero indistintamente all'Inferno, allora perché la Chiesa promette il paradiso ai gay che non faranno sesso? Sarebbe una menzogna, dato che Paolo Di Trasi (che peraltro mai conobbe Gesù) ha deciso di dire che la condanna sia rivolta contro interi gruppi sociali. Inoltre sbaglierebbe Gesù a dire che Dio è buono, dato che la narrazione del signor Bianchi ci porterebbe a dover ritenere che sia sadico nel far nascere alcune persone al solo fine di condannarle per la loro natura.
Ed ovviamente dovremmo anche sostenere che il signor Bianchi voglia dare seguito a tutto ciò che scrive il suo Pietro, magari anche quando affermava: "La donna impari in silenzio, in piena sottomissione. Non permetto alla donna di insegnare né di dominare sull’uomo; rimanga piuttosto in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non Adamo fu ingannato, ma chi si rese colpevole di trasgressione fu la donna, che si lasciò sedurre".
Dunque l'opinione pubblica non dovrebbe poter "sovvertire" neppure il sessimo? La donna dovrebbe stare "tranquilla" mentre viene magari picchiata dal marito?

Tra i commenti, i seguaci del sacerdote si dividono tra chi attacca il Papa e chi ne approfitta per inveire contro interi gruppi sociali:








La speranza è che il sacerdote non manifesto il suo astio verso le perone gay almeno quando è impegnato a ricoprire il suo ruolo di insegnante presso una scuola pubblica, oppure rischieremmo di trovarlo ad inveire contro dei ragazzini sulla base del loro orientamento sessuale.
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