Provita Onlus si lancia in una feroce denigrazione della dottoressa Rachel Levine


È la solita Manuela Antonacci a formare un aberrante articoletto pubblicato dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus allo scopo di deridere e denigrare la dottoressa Rachel Levine, ossia la prima persona transgender a cui è stato assegnata a un incarico federale dal Senato degli Stati Uniti d'America.
Facendo polemica gratuita, la signora Antonacci debutta lamentandosi di come la stampa parli di una «una nomina storica», negando l'evidenza di come le persone trans siano state discriminate a casa dell'odio che persone come lei hanno cercando di promuovere. nel suo testo, usa anche il termine «giornaloni» in un chiaro riferimento al gergo del suo venerato Matteo Salvini, arrivando poi a scrivere:

Ci chiediamo, sinceramente, quanto sia il caso di esultare e di parlare, addirittura, di “scelta storica”, se una delle principali caratteristiche del dottor Levine messe in evidenza, è che si tratta di una persona con un orientamento diverso da quello eterosessuale. Viene da chiedersi, anche, cosa c’entrino l’orientamento sessuale, l’identità di genere, l’etnia, la religione, con la pandemia in corso, considerato che essa peraltro, colpisce, non in base all’identità di genere, al credo o alla razza, ma indiscriminatamente tutti. Non si parla invece, di misure sanitarie concrete, né di competenze speciali che caratterizzerebbero Levine e che potrebbero avere a che fare con la battaglia contro il covid.

La signora Antonacci parla di una donna al maschile per ostentare come lei si rifiuti di concedere rispetto alle sue vittime, nega l'evidenza degli ordini esecutivi che hanno immediatamente cancellato il menefreghismo sponsorizzato dal loro amato Trump nel contrasto alla pandemia, nega che la dottoressa Levine si occupasse di contrastare la pandemia in Pennsylvania e si mette a starnazzare istericamente che la competenza della donne dovrebbe sminuire l'importanza di un cambio di rotta rispetto a quel loro populistello che vedeva nella sistematica discriminazione delle minoranze una proprietà. Insomma, la Antonacci che lei preferisce Bertolaso e la Morattoi ad una dottoressa perché sostiene che l'aver studiato e l'aver lavorato bene non offrirebbe competenze specifiche.
Curioso è anche come la Antonacci dimostri di non aver ancora capito che cosa sia l'orientamento sessale nonostante molesti e diffami la comunità lgbt da anni: la dottoressa Rachel Levine è infetti eterosessuale, dato che è una donna attratta dagli uomini. Dunque la signora Antonacci non ha perso l'occasione per scrivere una fke-news che desse dimostrazione di come lei non conosca neppure il significato dei termini contro cui scrive con rancorosa violenza.

L'articolo passa così a lamentarsi che le persone trans siano felici di essere accolte dall'amministrazione Biden dopo anni in cui Trump minacciava il loro sistematico licenziamento dalle forze armate:

Tra l’esultanza generale, non è tardato ad arrivare il plauso di Mara Keisling, direttrice esecutiva, manco a dirlo, del Centro nazionale per l'uguaglianza transgender: "Il presidente eletto Biden ha detto durante la campagna elettorale che la sua amministrazione avrebbe rappresentato l'America", ha commentato al Washington Post, aggiungendo: "Oggi ha chiarito che le persone transgender sono una parte importante del nostro Paese".

A quel punto, inizia a starnazzare che a lei fa schifo chi tutela la vita e la dignità delle persone, preferendo quel loro populista che strappava i figli die migranti ai loro genitori, che faceva morire i bambini nel Rio Grande e che ha ucciso una donna vittima di molteplici stupri come regalo di Natale al suo elettorato:

Insomma, tutti contenti e a noi non resta che constatare come, già da questo incipit, si intravede che tipo di linea etico- antropologica, seguirà l’Amministrazione Biden.

Qualcuno potrebbe provate a spiegare alla signora Antonucci che l'odio non è "etico" e che l'antropologia non significa negare la molteplicità della natura?
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