Approvata a Rivoli la mozione leghista sul fantomatico "gender". Protestano insegnanti e genitori


L'omofobia è ormai un punto programmatico delle destre populiste, impegnate in una depravazione valoriale della società attraverso il loro alternare la creazione di fake-news al legittimare ogni più basso istinto d'odio possa portare i loro elettori a comportarsi peggio delle bestie. Ed è così che a Rivoli la consigliera leghista Manuela Mancin ha presentato una di quelle loro solite mozioni che mirano a spaventare gli ignoranti col fantasma "gender".
Ripetendo a casaccio gli slogan di Gandolfini, la leghista chiede a maestri e insegnanti di «preventive e dettagliate relazioni scritte alle famiglie sugli argomenti che i docenti intendono trattare con gli alunni» al fine di «difendere i bambini dall'educazione gender» nel nome di come lei giuri sulla sua credibilità che quella cosa che manco esiste nella forma teorizzata dai fondamentalisti «in alcune scuole italiane si è insinuata nei programmi didattici»
Ed ovviamente, dice anche che lei non è omofoba ma teme che i gay siano predatori che vogliono corrompere dei maschietti affamati di fica per condurli verso l'omosessualismo in nome di un rispetto che non piace per nulla a chi cerca voti sequestrano esseri umani o invitando a lasciare che i bambini affoghino nel Mediterraneo. Dichiara infatti che:

Con questa mozione non si vogliono giudicare i gusti sessuali di nessuno ma questo processo non lo si può e non lo si deve indurre condizionando e inculcando nelle menti delicate dei bambini concetti che possono soltanto confondere e generare insicurezze sull'identità più profonda, creando disorientamenti psicologici.

Quindi apprendiamo che la signora parrebbe convinta che faccia bene ai bambini vedere un uomo che fa soldi sequestrano i migranti dopo aver speso ingenti somme per veicolare video razzisti sulle bacheche dei minorenni, ma l'educazione al rispetto creerebbe disordini psicologici. Sia mai che i bambini possano crescere rispettosi verso il prossimo e non rischino di diventare leghisti!
Sempre cercando di usare la paura a fini elettorale nell'incuranza di come dei bambini pagheranno la loro promozione dell'odio, chiede anche che l'amministrazione si impegni a «vegliare sull'educazione e segnalare a tutto il mondo scolastico che l'educazione alla parità tra i due sessi, l'educazione sessuale, la lotta al bullismo e alla violenza, sono temi fondamentali ma non devono mai mettere in discussione l'incontrovertibile identità biologica che la natura ha assegnato ad ogni individuo».
Il documento è stato votato dagli altri consiglieri comunali della Lega e da alcuni consiglieri di Fratelli d'Italia.

Genitori e insegnanti hanno protestato contro un testi idologico che tenta di promuovere odio sulla pelle dei loro figli, contestando l'illegittima pretesa di imporre un controllo preventivo dell'operato dei maestri in aperto contrasto con l'autonomia della scuola. Oltre 120 genitori hanno sottoscritto una petizione inviata al sindaco di Rivoli in cui si afferma: «È grave che un partito del Consiglio comunale, intenda vegliare sull'operato della scuola, negando le differenze e pretendendo che la scuola si adegui ai loro principi di discriminazione, non accettando altra identità di genere e di orientamento sessuale se non quello da loro chiaramente espresso in questa mozione».
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