Coppia gay sfuggita alla persecuzione in Cecenia viene arrestata in Russia e rimpatriata


Hanno subito torture durante le purghe anti-gay cecene. Scappati in Russia, i due giovani gay sono statoi arrestati e rimpatriati in Cecenia con la forza.
Salekh Magamodov e Ismail Isayeva, di 20 e 17 anni, sono fuggiti in Russia per evitare l’arresto da parte della polizia. Ufficialmente erano stati accusati di aver gestito un canale Telegram dell’opposizione ed erano stati costretti con la forza a registrare un video di scuse. Giovedì scorso sono stati arrestati dalla polizia russa nel loro appartamento a Nizhny Novgorod, a 450 km a est di Mosca, per essere rispediti in un Paese in cui minoranze sessuali sono sottoposte a persecuzioni sistematiche.
La Cecenia di Ramzan Kadyrov li ha addirittura accusati di terrorismo, esponendoli a possibili pene detentive che arrivano sino ai 15 anni di carcere.
Nel 2017, il leader ceceno dichiarò che «i gay non esistono da noi in Cecenia, è geneticamente impossibile che un ceceno possa essere gay. Noi non abbiamo gente di questo tipo qui. Non ci sono gay in Cecenia. E se anche ci fossero, li eliminiamo, li mandiamo in Canada».
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