I deliri di Silvana De Mari: «Il ddl Zan porterà alla promozione della drogha tra i liceali»


Violenta e rabbiosa come suo solito, la signora Silvana De Mari è tornata a defecare quei suoi aberranti articoli di istigazione all'odio omofobico che la vedono fantasticare su pratiche sensuali che paiono essere citate al solo scopo di offendere la sensibilità di seguaci che hanno enormi complessi nel vivere la loro sessualità. Il tutto, ovviamente, generizzando le prefeerenze di una minoranza contro un intero gruppo di persone e tentando di accrescere il disagio dei suoi seguaci attraverso la pubblicazione di immagini pornografiche che la scrittrice di bambini rende accessibili ai minori senza alcuna avvertenza.

Tentando si accostare il ddl Zan per il contrasto ai crimini d'odio al chemsex, è in un articolo intitolato "Chem sex suona meglio di tossicodipendenza e impotenza sado maso" che la signora De Mari esordisce con un delirante discorso contro le droghe:

Netflix ha trasmesso un molto discutibile documentario a puntate, , sulle vicende di San Patrignano, San Pa, luci e tenebre di San Patrignano. Dovrebbe ricostruire i primi 15 anni della comunità di San Patrignano fondata da Vincenzo Muccioli. A San Patrignano ombre e luci ci sono state, come in ogni vicenda umana, senza alcuna eccezione. Le luci sono state infinitamente di più delle ombre, e il termine corretto è ombre. [...] Penalizzare il possesso e l’uso di droga dovrebbe essere il primo progetto di un partito degno di questo nome. Chiunque trovi questo un arbitrio intollerabile di gente sporca tutte cattiva, si vada di ascoltare le disperate testimonianze dei genitori di figli e eroinomani. Si vada ad ascoltare le desolate testimonianze degli ex eroinomani.

Se è evidente che la signora voglia invitare a votare la Lega in virtù di come Salvini voglia vietare la cannabis legale anche a rischio di incentivare l'uso della vera droga, è continuando a fare confusione tra droghe leggere e droghe pesanti che la signora si lancia nelle sue solite critiche sul fatto che lei non sia potuta andare in chiesa durante il lock-down nonostante il suo menefreghismo per la salute pubblica:

In un’epoca che ha abolito le libertà più elementari nel isterico terrore del covid 19 è incredibilmente tollerato l’uso di droghe. Tutto questo è sbagliato per ovvi motivi. Chi acquista e consuma sostanze di questo genere ne incentiva il traffico. Nel momento in cui il possesso di droga fosse punito con 2000 € di multa o 10 giorni di prigione, il consumo e di conseguenza lo spaccio crollerebbero. Un consumatore di cannabis moltiplica il suo rischio di un incidente stradale in cui potrebbe ammazzare un altro. Invece che starnazzare che fare un vaccino non sperimentato a sufficienza è un gesto di amore, qualcuno potrebbe dire che non farsi è un gesto di amore? [...] Perché diavolo il consumo di questa roba deve essere tollerato? Ricordo e anche della libertà e siamo la società che ha dato 800 di multa a due genitori che accompagnavano la bambina a fare il controllo dopo il trapianto di midollo perché violavano le leggi covid. Grazie al covid è stato stabilito che la salute è un valore di tale magnificenza che è giusto sacrificarle sia la libertà, sia la psiche devastata dalle chiusure e dall’incertezza, sia la vita sevastata fino al suicidio dalla disperazione, sia l’economia, il lavoro, il diritto ad andare in chiesa a Pasqua. Drogarsi fa male alla salute propria e altrui quindi deve essere vietato. Non drogarsi deve essere obbligatorio come portare la mascherina.

Spiegato che lei vuole mettere in carcere chi si fa una canna, passa ad attaccare i gay. Il suo assunto è che i gay farebbero solo orge a base di droga:

Se il consumo fosse vietato, se ne potrebbe vietare la pubblicità. Il messaggio pubblicitario si basa sulla parola. Droga è una parola squallida. Sono fatto non suona benissimo. La nuova parola inventata per le orge gay è chem sex. È pubblicizzata anche in apposite app per incontri gay, con specifiche informazioni sulle droghe. L’uso di sostanze stupefacenti a questi festini è tassativo.
Lo strampalato neologismo mischia le parole chimica e sesso, parole che dovrebbero restare accuratamente separate. Chem sex dovrebbe voler dire fare sesso da strafatti, cocaina, crack, metanfetamina, mefedrone, MDMA, crystal met, ghbe, anfetamina e varie, tutte sostanze che non aumentano la tenerezza e l’empatia, che aumentano la crudeltà e levano la capacità di capire le conseguenze delle proprie azioni.
La definizione del chem sex è ovviamente una pia illusione. Al massimo si possono fare attività erotiche. Tutte le droghe che ho elencato, tutte, sono potenti vasocostrittori. L’erezione è un fenomeno di vasodilatazione. I festini a sesso chimico sono uno dei luoghi dove di sesso se ne fa pochino. Si fanno strane operazioni come il fisting e lo scatting e il pissing, (la definizione è su internet) accuratamente descritti sui siti gay. Sono forme di sadismo dove non è necessaria l’erezione. Se osservate le foto (sono prese dall’opuscolo che propaganda il chem sex) dove sono inquadrati i genitali, non c’è erezione

Le foto che lei attribuisce ad un "opuscolo" sono guarda-caso le stesse immagini pornografiche che mostrava dagli altari delle chiese durante i suoi comizi omofobi o durante le sue dirette Facebook confezionate per il partito omofobo di Mario Adinolfi. Quando si dice il caso!

Accostando l'omosessualità all'Aids, la signora incalza:

Le ripugnanti foto del fisting, che col sesso non c’entra nulla, nè il pgno nè l’ano sono organi sessuali) sono del fotografo icona gay Mapplethorne morto di AIDS. Ci sono persone che non le trovano ripugnanti e queste persone entreranno nelle scuole a insegnare l’affettività ai bambini. Il fisting consiste nell’infilare un pugno dell’ano, causando una dilatazione di 22 centimetri: vuol dire causare dolore e danno, cioè sadismo. Molte dark room, luoghi di incotri gay, tra cui la più famosa è Mucca Assassina, del circolo gay Mario Mieli, sovvenzionato dallo stato in quanto ente morale, hanno delle catene per appendere un volontario al soffitto mentre chi desidera può infilare il pugno. Le catene sono acquistabili su appositi siti gay di cosiddetti sex toys, L’incontinenza fecale è una malattia curata poi a spese del SSN.

Se pare patetico il suo raccontare che nelle discoteche gay ci sarebbero quelle sling usate da altrettante coppie eterosessuali, se ne esce con il solito video delle Iene che mostrava locali che non erano il Muccassassina. Evidentemente la signora fornisce nomi sbagliati per fomentare odio e disprezzo in quel suo negazionismo diffamatorio che la vedono negare che è la stessa percentuale di coppie etero a fare sesso attraverso le stesse pratiche, al pari di come basterebbe frequentare un parcheggio di scambisti per vedere scene ben peggiori.

Confondendo droghe, pratiche sessuali e luoghi, la signora prosegue imperterrita nello scrivere:

Per poter avere un’ erezione dopo aver assunto cocaina , metaanfetamina eccetera occorre ricorrere a grosse dosi di vasodilatatori, viagra o simili, motivo per cui ogni tanto qualcuno dei partecipanti al festino finisce in pronto soccorso per ipotensione, oltre tutti quelli che invece finiscono in pronto soccorso per scompenso psicotico da sostanze, che cissà come mai è sempre più diffusa. Nel grazioso opuscolo spiegano anche come usare gli antiretrovirali per non beccarsi l’aids. lodevole. peccato che gli antiretrovirali fermino solo l’aids, non la sifilide e la gonorrea. l’80 % dei suovi casi di sifilide sono gay e la sifilide sta diventando resistente agli antibiotici. Il chem sex compare in Italia nel 2000, ma era ruspante.
Adesso si fanno corsi sull’argomento. Questa cosa fa parte della nostra vita sessuale e non abbiamo nessuna intenzione di condannarla, spiegano nell’incredibile video di presentazione, il 20 settembre 2016: dell’opuscolo Capire il Chemsex presso il BLQ Checkpoint powered by Plus onlus. Il vicepresidente di Plus, Giulio Maria Corbelli, descrive il termine ‘chemsex’. Nel video ci sono consumatori di sostanze che si chiedono quale sostanze preferiscano. molto educativo. questo video e l’opuscolo sono autofinanziati o lì dentro ci sono anche soldi pubblici?

Al solito, la signora fa leva sull'egoismo del suo pubblico, parla a vanvera del denaro pubblico e pare suggerire che chi fa uso di droghe vada lasciato morire nella sua noncuranza. In fondo basta poco a comprendere che non si possa far prevenzione se si criminalizzano le scelte personali, ma d'altronde lei è quella che vuole arrestare tutti e vietare ogni libertà personale, motivo per cui non stupirebbe se lei preferisse lasciarli crepare tutti.

Dopo aver vomitato odio a tutto spiano, la fondamentalista pare sentire il bisogno di nominare il nome di Dio invano nello scrivere:

Il sesso è il più grande dono di Dio: crescete moltiplicatevi, uniti nell’amore e nel piacere, non nel dolore, un uomo e una donna, uniti nel silenzio dopo aver sprangato la porta perché la sessualità è sacra e vive alla luce della luna non a quella del sole. Chi non vive la propria sessualità, chi l’ha soppressa, deve evidentemente stordirsi. L’approvazione del ddl Zan Scalfarotto persone come Giulio Maria Corbelli entreranno nelle scuole a spiegare la bellezza del sesso chimico ai liceali, insieme agli altri argomenti gay, quelli diffusamente trattati su ogni sito gay, HIV, epatite B, epatite A, incontinenza, condilomi e sifilide. Chi cercherà di sottrarsi verrà imputato di omofobia. Nel momento in cui il consumo di sostanze fosse proibito anche solo da una punizione simbolica, tutto questo non sarebbe possibile.

La speranza è che Zan possa denunciare la signora De Mari per le sue deliranti parole dato che le sue patetiche accuse sono da vomito, come sempre.
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