Il delirio di monsignor Viganò: «Disobbedite alla legge, rifiutate i vaccini e assumete idrossiclorochina. Il Papa deve dimettersi»


Mentre il vaticanista Marco Tostati annuncia tutto tronfio di essersi trasferito sui social russi frequentati dai fascisti e sul network frequento da neonazisti e da suprematisti bianchi (così come riporta Wikipedia), il consigliere fascista Tuiach lo elogia per il suo invito al l'illegalità nel nome di Viganò, ossia del prete integralista che fu condannato per aver sottratto soldi al fratello disabile:


Invitando a non rispettare le regole sanitarie in virtù di come loro paiano sostenere che sia sbagliato tutelare la vita quando si può anteporre il proprio egoismo al bene comune, se ne escono affremando:

L’obbedienza ad un’autorità pervertita non può essere considerata doverosa, né moralmente buona, solo perché al Suo ritorno il Figlio dell’uomo tornerà a fare giustizia alla fine dei tempi. La Scrittura ci sprona ad essere sì obbedienti, moderando la nostra obbedienza con la pazienza e lo spirito di penitenza, ma non ci esorta assolutamente ad obbedire a ordini intrinsecamente malvagi, per il solo fatto che chi ce li imparte è costituito in autorità. Quell’autorità, infatti, proprio nel momento in cui viene esercitata contro lo scopo per cui essa sussiste, si priva della legittimazione che la giustifica e, pur non decadendo in sé, nondimeno richiede da parte dei sudditi un’adesione che dovrà essere di volta in volta vagliata e giudicata.

Sbagliano dunque i gay a non celebrare matrimonio egualitari dato che è evidente la depravazione di chi vuole vietarli? Sbaglia chi non accede all'eutanasia perché è evidente la perversione di chi vuole torturarli? Sbaglia chi paga le tasse dato che è evidente la perversione di chi sostiene che con quei soldi si debba pagare uno stipendio pubblico a Pillon? A detta loro, no. Quello andrebbe bene, ma il problema è chi vuole impedire che la gente sia costretta a morire per strada perché le terapie intensive saranno piene di persone infette. Ed ovviamente giurano che sia Dio a volerlo:

Con la Rivoluzione, l’ordo christianus, che riconosceva l’Autorità costituita come proveniente da Dio, è stato rovesciato per far posto alle cosiddette democrazie in nome della laicità dello Stato e della sua separazione dalla Chiesa. Con il Concilio Vaticano II questa sovversione del principio di autorità si è insinuata nella Gerarchia stessa, facendo sì che quell’ordine voluto da Dio non solo fosse cancellato dalla società civile, ma addirittura venisse minato anche nella Chiesa. Ovviamente, quando l’opera di Dio viene manomessa e la Sua Autorità negata, il potere ne è irrimediabilmente compromesso e si creano i presupposti per la tirannide o per l’anarchia. Né la Chiesa fa eccezione, come possiamo dolorosamente constatare: il potere è spesso esercitato per punire i buoni e premiare i malvagi; le sanzioni canoniche servono quasi sempre per scomunicare chi rimane fedele al Vangelo; i Dicasteri e gli organi della Santa Sede assecondano l’errore e impediscono la propagazione della Verità. Lo stesso Bergoglio, che dovrebbe rappresentare in terra la più alta Autorità, usa del potere delle Sante Chiavi per assecondare l’agenda globalista e promuovere dottrine eterodosse, ben consapevole di quel Prima Sedes a nemine judicatur che gli permette di agire indisturbato.

Viganò arriva così a dire che bisognerebbe rigettare i vaccini e contagiare le persone per compiacere Gesù. Ovviamente nega che i vaccini siano sintetizzato e cavalca la credulità bigotta per invitare a rinnegare la scienza per credere ai complottisti:

Concordo con Lei circa le valutazioni di oggettiva immoralità del cosiddetto vaccino contro il Covid-19, in ragione dell’uso di materiale derivante da feti abortiti. Concordo parimenti sulla assoluta inadeguatezza – scientifica, oltreché filosofica e dottrinale – del documento promulgato dalla CDF, il cui Prefetto si limita ad eseguire supinamente più che discutibili ordini impartiti dall’alto: l’obbedienza dei reprobi è emblematica, in questi frangenti, perché sa ignorare con disinvoltura l’autorità di Dio e della Chiesa, in nome di un asservimento cortigiano all’autoritarismo del superiore immediato.

Giocando a fare l'immunologo, Viganò si lancia anche nel giurare nel nome di Dio che il plasma iperimmune e l'idrossiclorochina promossi da Salvini funzionerebbero anche se i medici dicono il contrario:

la CDF tace sulla moralità di speculare vergognosamente su un prodotto che viene presentato come unico presidio contro un virus influenzale che ancora non è stato isolato ma solo sequenziato. In assenza dell’isolamento virale, non è scientificamente possibile produrre l’antigene del vaccino, per cui l’intera operazione del Covid si mostra – chi non sia accecato da pregiudizio o da malafede – in tutta la sua criminale falsità e intrinseca immoralità. Una falsità confermata non solo dall’enfasi quasi religiosa con la quale è presentato il ruolo salvifico del cosiddetto vaccino, ma anche dall’ostinato rifiuto delle autorità sanitarie mondiali a riconoscere la validità, l’efficacia e il costo contenuto delle cure esistenti, dal plasma iperimmune all’idrossiclorochina e all’ivermectina, dall’assunzione di vitamina C e D per aumentare le difese immunitarie alla cura tempestiva dei primi sintomi.

Viganò avrebbe così deciso di invitare i suoi seguaci a non ascoltare il Papa:

Ciò non toglie nulla alla gravità del comportamento della CDF, ma allo stesso tempo è proprio nell’uscire dai limiti propri all’autorità ecclesiastica che si conferma il principio generale della dottrina, e con esso anche l’infallibilità che il Signore garantisce al Suo Vicario quando egli intende insegnare una verità relativa alla Fede o alla Morale come Supremo Pastore della Chiesa. Se non vi è una verità da insegnare; se questa verità non ha a che vedere con la Fede e la Morale; se chi promulga questo insegnamento non intende farlo con l’Autorità Apostolica; se l’intenzione di trasmettere questa dottrina ai fedeli come verità da tenersi e credersi non è esplicita, l’assistenza del Paraclito non è garantita, e l’autorità che la promulga può essere – e in certi casi deve essere – ignorata. Ai fedeli è quindi possibile resistere all’esercizio illegittimo di un’autorità legittima, all’esercizio di un’autorità illegittima o all’esercizio illegittimo di un’autorità illegittima.

Ed ancora, chiede che il Papa si dimetta perché favorevole ai vaccini:

A ben vedere è proprio per difendere la Comunione gerarchica con il Romano Pontefice che occorre disobbedirgli, denunciare i suoi errori e chiedergli di dimettersi. E pregare Iddio che lo chiami a Sé il prima possibile, se da questo può derivarne un bene per la Chiesa.

Ma Viganò risponderà anche delle perone che presumibilmente moriranno a causa del suo comploittismo e del suo uso politico di una pandemia?
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