Oltre la follia. Il governo cinese propone lezioni di educazione fisica extra per i bambini ritenuti "effeminati"


L'ultima follia omofoba giunge dalla Cina, dove il ministero dell'istruzione cinese propone di introdurre lezioni di educazione fisica supplementari agli studenti ritenuti «effeminati» al fine di aumentarne la «mascolinità». La loro tesi è che si debbano imporre strategie volte ad impedire che «i giovani uomini diventino femminilizzati».
Davanti a quella pura follia, sono divampate le proteste. In particolar modo, c'è chi denuncia la visione tossica di "mascolinità" proposta a un esecutivo che idrolizza la forza fisica come standard da imporre ad una società maschilista. Fatto sta che il concetto di "crisi della mascolinità" è esploso in Cina negli ultimi anni, e il paese ha visto aprire campi di addestramento per i giovani ragazzi, affermando di trasformarli in "veri uomini". Più o meno quanto avviene in Europa attraverso lo spauracchio del fantomatico "gender" che le destre populiste e i gruppi neonazisti usano per spaventare gli intolleranti e gli ignoranti.
Ed è così che il ministero cinese si è messo a promuovere teorie ascientifiche come il "Real Man Training Club", ossia un programma in cui ragazzini di sette anni vengono costretti a correre a torso nudo con una temperatura di -10 ° C. Il fondatore del progetto sostiene che le «figure effeminate» siano una «calamità» per la Cina, motivo per cui lui ha aperto una «riserva per i maschi alfa» che incoraggia i ragazzi a prendere parte alle sfide fisiche «in modo virile».
La mascolinità tossica che viene incoraggiata in Cina è stata collegata a problemi di salute mentale, problemi di salute fisica, mancanza di sonno, violenza e atteggiamenti irresponsabili durante la pandemia di coronavirus.
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