Sulla sospensione di Tuiach, la Lega prende tempo: «Serve attenta valutazione»


Secondo i leghisti, sarebbe complicato sospendere un consigliere comunale che inneggia al terrorismo dell'Isis, che fornisce indicazioni ai neofascisti su chi uccidere durante i loto attentati, che sfotte le virmttime di violenza e che umiliare istituzioni dichiatandosi contrario ai valori costituzionali.
Commentando chi ha manifestato in piazza per chiedere la sospensione del consigliere Tuiach a fronte di un messaggio che lo vedeva sfottere la vittima di un pestaggio omofobo invocando l'uccisione dei gay, è a Telefriuli che l'assessore leghista regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha dichiarato: «Su temi così delicati come la rimozione di un amministratore pubblico sarebbe opportuno non cadere nella trappola della gara a chi la spara più grossa. Chi per primo esprime opinioni inaccettabili, irricevibili e inqualificabili è infatti, con tutta probabilità, alla ricerca di qualcuno che si abbassi al suo stesso livello per guadagnare un'effimera visibilità. Mi rivolgo in particolar modo a chi ha alle spalle una storia politica e personale che non merita di essere trascinata in questa vicenda». Ed ancora: «Per quanto concerne la rimozione e la sospensione di amministratori locali dei Comuni del Friuli Venezia Giulia, la prima viene adottata dal Presidente della Regione su deliberazione della Giunta su proposta dell'assessore regionale alle Autonomie locali limitatamente ai casi di 'gravi e persistenti violazioni di legge', mentre la sospensione è adottata direttamente da quest'ultimo. L'assessore alle Autonomie locali può infatti, alla stregua del Prefetto, sospendere un amministratore locale nelle more dell'adozione del decreto di rimozione del Presidente. Rimane però in capo agli organi dello Stato l'adozione dei provvedimenti di rimozione degli amministratori locali per gravi motivi di ordine pubblico o per atti contrari alla Costituzione».
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