Tuiach torna ad accostare omosessualità e pedofilia, invocando la pena di morte


Il consigliere triestino Fabio Tuiach è tornato ancora una volta a tentare di accomunare pedofilia e omosessualità in quella sua costante promozione dell'odio. Ovviamente attingendo alle fake-news confezionate dal neofascismo organizzato, si è inventato che "qualcuno" vorrebbe rendere la pedofilia un «orientamento sessuale».
E da lì, inizia a sbraitare come un indeterminato che lui vuole che i sedicenti "cristiani" uccidano la gente, urlando che lui vuole torturare le sue vittime perché uccidere le vittime di stupro come faceva il suo venerato Trump non gli basta. Chiede così uno sterminio di imprecisati «deviati sessuali», presumibilmente includendo in quella definizione anche i gay dato che la tortura da lui invocata era quella che nel Medioevo veniva inferta loro (per i pedofili, invece, c'era sempre spazio tra le gerarchie ecclesiastiche):


Da lì passa al vantarsi della sua campagna di sabotaggio del contrasto alla pandemia, giurando che un fantomatico «medico» gli avrebbe «fatto i complimenti» per il suo negazionismo e per il suo andare in giro a dire che i morti non esisterebbero perché lo dicono i fascisti:


Ovviamente anche tutte queste sue tesi sono una becera ripetizione a pappagallo della propaganda di estrema destra e della negazionista Silvana De Mari (non sarà mica lei il fantomatico "medico"?). Ed è un sintomi di un problema democratico se chi scrive questa gente riesce ad ottenere poltrone pubbliche passando dalla Lega di Matteo Salvini.

E mentre Tuiach incita all'odio, il parroco sopranista di Gatteo a Mare continua a proporsi come sponsor dei crimini d'odio e ad invocare che chi commette reati dettati dall'odio contro gay o disabili non debba subire le aggravanti previste per chi delinque contro un cristiano o un sedicente tale:


Insomma, questi vorrebbero una dittatura fondata sull'odio, altro che una repubblica fondata sul lavoro!
1 commento