Umberto La Mogia abbandona la Lega di Salvini per abbracciare Giorgia Meloni


È dalle pagine de "La voce del patriota" che l'ex leghista Umberto La Mogia ha annunciato di aver abbandonato Salvini per traghettare tra le fila di Fratelli d'Italia.
Proponendosi come il "gay di destra" che vuole essere chiamato "fr*cio" mentre racconta che per lui i crimini d'odio sarebbero "libertà di espressione", dichiara:

Oggi credo che un contributo importante alla tutela delle identità possano darlo gli omosessuali conservatori, cioè le persone che, come me, non si riconoscono nei dettami delle lobby lgbt+ affini alla sinistra, ma che vogliono opporsi, ad esempio, alla censura del politicamente corretto con leggi bavaglio o alla normalizzazione dell’omogenitorialità e legalizzazione delle pratiche per generare figli con “due padri” o “due madri”, cioè privandoli di almeno un genitore biologico. Una pratica che trovo egoistica e cinica, ben lontana dall’amore e dell’altruismo di cui parla chi cerca di sponsorizzarla. Siamo in tanti a pensarla così e negli ultimi due anni ho raccolto i feedback e le testimonianze di tanti che mi hanno confidato di sentirsi, finalmente, davvero rappresentati da qualcuno.

Dicendo che presunti "tanti gay" gli avrebbero detto di sentirsi rappresentati da chi vuole vietare le famiglie altrui sulla base del pregiudizio, cita quel suo sito di propaganda anti-gay che in anni di attività ha collezionato solo 1.500 follower:


La Mogia incalza così:

Per questo ho creato la pagina Facebook “Omosessuali di Destra”: Non certo per creare nuovi ghetti o nuove sette autoreferenziali, ma semplicemente per comunicare il fatto che esistono tante persone (che finora non hanno avuto voce) che non amano aderire a movimenti o definirsi “LGBT+”, che riconoscono che la famiglia naturale non sia equiparabile a nessun altra forma di unione, che l’utero in affitto è una pratica esecrabile, che la libertà di espressione e la libertà religiosa sono valori fondamentali da difendere… insomma per far passare il messaggio che la sinistra e gli attivisti arcobaleno non hanno e non devono avere il monopolio sulla vita e sul sentire di tutti.

Insomma, lui si pone come quello che vuole imporre agli altri di dover fare ordina Meloni, ossia la tizia non sposata che concepisce figli al di fuori del matrimonio. Dice poi che "naturale" sarebbe sinonimo di eterosessuale.
Vantandosi di come la sua Giorgia usi i suoi scritti contro i gay, prosegue:

Anche Giorgia Meloni ha condiviso dei contenuti dalla pagina Omosessuali di Destra e ne sono stato onorato. Sia un mio video a luglio in cui mostravo le criticità del ddl Zan, sia un video che avevo organizzato a ottobre insieme ad altri ragazzi omosessuali del mio gruppo per sostenere la linea di Giorgia in merito all’urgenza di risolvere la crisi economica, piuttosto che fossilizzarsi sulla cosiddetta omotransfobia. E ciò dimostra anche l’attenzione che ha Giorgia Meloni verso questo tema e verso le persone di ogni orientamento che condividano la sua visione patriottica. Impegno profuso anche attraverso il dipartimento dedicato alle Pari Opportunità presieduto dalla senatrice Isabella Rauti. Penso che FdI stia diventando un partito inclusivo e che ha saputo innovarsi restando, allo stesso tempo, fedele a sé stesso.

Insomma, la sua Giorgia sarebbe "inclusiva" perché parla di gay quando sostiene che non debbano avere diritti e che le vittime di pestaggi vengano dopo gli interessi degli eterosessuali.

L'ex leghista ha annunciato la sua conversione pubblicando 'sta roba:




Già a novembre Libero presentò La Mogia come i presunti "tanti gay" che si sentirebbero rappresentati dall'omofobia di Gandolfini:


Oggi dichiara di essere all'opera con Isabella Rauti per chiedere leggi che colpiscano le famiglie a lui sgradite. In passato andò a raccontare a Belpietro che lui si ritiene espressione della maggioranza dei gay italiani:

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