Jacopo Coghe insulta Fedez, sostenendo che un genitore avrebbe il diritto di poter essere omofobo con i figli


Jacopo Coghe, in qualità di vicepresidente dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, si è messo a sbraitare isterici insulti contro Fedez, sostenendo che a lui non sta bene che il rapper dica di non avere problemi se il figlio gioca con le bambole. Dice anche che a lui non sta bene che la scuola possa dare supporto agli adolescenti gay discriminati in famiglia, così come a lui non sta bene che un genitore possa chiedere tutele per i propri figli. Insomma, pare quasi che a Coghe piaccia l'idea che i suoi figli rischieranno di essere picchiati a sangue se non risulteranno conformi ai pruriti sessuali che lui esige abbiano.
Poi, nonostante non sia certo così assurdo che un cittadino possa criticare le «priorità» di un senatore che sostiene che la censura di Sanremo sia proprietaria rispetto alla tutela delle vittime di crimini d'odio, Coghe arriva ad esprimere una imprecisata «solidarietà» a Pillon:


Aizzati dall'esponente di estrema destra, i seguaci di Provita Onlus iniziano a firmare atroci insulti che mostrano la violenza insita nelle loro rivendicazioni:


Insomma, questi vogliono ridefinire la famiglia ma poi sembrerebeb ci sia da ringraziare Dio di non aver avuto un padre come Coghe, dato che un padre che rivendica il diritto di non accettare la natura dei propri figli non pare una cosa auspicabile.
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