Pillon: «Rai genuflessa ai dettami del laicismo anticristiano e del genderismo lgbt»


Il senatore leghista Simone Pillon dice che bisogna pagargli la messa in diretta, ma sarebbe doveroso vietare che due eterosessuali possano baciarsi sul palco di Sanremo perché lui sostiene che l'amore offenda Gesù. Spalleggiando le isteriche proteste dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, scrive:

Appoggio e condivido l'iniziativa degli amici di Pro Vita & Famiglia che hanno organizzato per oggi all'ora di pranzo un flash mob davanti alle sedi Rai di via Mazzini a Roma e corso Sempione a Milano per protestare contro la blasfemia e la propaganda gender diffusa ormai a reti unificate dalla TV di Stato.
Gli stipendi e le strutture della Rai sono pagati col denaro dei contribuenti, che non meritano una qualità di prodotto tanto bassa, intollerabilmente genuflessa ai dettami del laicismo anticristiano e del genderismo LGBT.
Qui non si tratta di censurare nulla, ma di garantire agli italiani prodotti televisivi equilibrati e di qualità.
Vogliamo parlare di religione? Si promuovano dibattiti seri e rispettosi, in cui tutte le visioni culturali e politiche siano rappresentate e possano dire la loro.
Si vuol parlare di sessualità e famiglia? Siano realizzati programmi informativi che garantiscano la presenza di tutte le prospettive antropologiche e morali.
Ma ora basta con rappresentazioni blasfeme e vetrine a senso unico di infimo livello, finalizzate solo a imporre il pensiero unico.
Mi spiace solo non poter essere presente.

Insomma, si invitano i nazisti ad inneggiare ad Hitler se si vuole condannare il nazismo e si eviti di condanne la pedofilia se in studio non è presente un prete pedofilo che inneggia allo stupro delle bambin3. Stando al suo discorso, Pillon vuole si consideri l'opinione dello stupratore pur di impedire che si possa condannare l'omofobia dicendo che la censura non sarebbe censura.

Tra i commenti, il leghista che vuole un contraddittorio all'amore invita i suoi seguaci ad iscriversi sui social russi perché lì lui censura l'opinione dei cittadini che si diverte ad insultare definendoli «sinistrati» in quanto non conformati al pensiero unico di Salvini:


A proposito, ieri in Lombardia sono morte 100 persone, ma la priorità del leghista è che si mettano in piedi pagliacciate anti-gay mentre Milano è in zona rossa
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