Tuiach sostiene che il gay triestino debba accontentarsi di non essere ucciso


Il turista gay che visitare Trueste deve essere disposto a subire insulti e pestaggi dato che il consigliere Tuiach, in qualità di rappresentante delle istituzioni, sostiene che dovrebbe ringraziare di non essere ucciso. Non solo, le sue tasse di soggiorno finirebbero con il pagare lo stipendio ad un consigliere comunale che si diverte a chiamarlo «fr*cio» e a fare battutine omofobe.
Non andrebbe meglio ad un turista eterosessuale, il quale verrebbe costretto ad essere complice del fascismo promosso dal suddetto consigliere.

Forse intenzionato a corrompere i bambini triestini e ad insegnare loro il bullismo, anche oggi il consigliere triestino ha firmato un inaccettabile sproloquio:


Dopo gli insulti si passa alla blasfemia, con il consigliere che dice di essere fieramente fascista che scrive:


Anche facendo finta che a Triste non esista la legge Mancino contro l'apologia del fascismo o che lì sia normale che le istituzioni inneggino ad Hiler e ai terroristi, l'invito di Tuiach al «martirio» non assomiglia troppo agli slogan di quei miliziani dell'Isis che lui ha ripetutamente elogiato?
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