Umberto La Morgia nega il fenomeno del femminicidio: «Con Gucci è stata una donna a far uccidere il marito»


Non esisterebbe alcuna discriminazione di genere e il femminicidio sarebbe solo un'invenzione. È questa la teoria che portò il consigliere Tuiach ad essere espulso dalla Lega, ma è quanto viene sistematicamente sostenuto da troppi esponenti della destra populista.
Mentre Mario Adinolfi dichiara che la donna deve essere sottomessa all'uomo e la Lega patrocinò il congresso di Verona che portò sul palco un prete ortodosso che sostiene sia giusto che un uomo possa picchiare la moglie, Fratelli d'Italia tenta di sostenere che non esisterebbe alcun problema culturale e che le donne non siano vittime di retaggi culturali che spesso portano alcuni trogloditi a sentirsi legittimati nella violenza contro di loro.

La loro tesi passa dal sostenere che se ci sono migliaia di casi di donne picchiate in quanto donne, basta dire che c'è stato un singolo omicidio in cui una donna ha ucciso un uomo (e non certo perché uomo) per dire che i due fenomeni vanno equiparati. È quanto teorizza Umberto La Morgia, l'ex leghista poggi transitato nel partito di Giorgia Meloni:


Il messaggio di La Morgia parte da un assunto falso, ossia il sostener che qualcuno sostenga che l'uomo sarebbe «sempre e solo carnefice» e che la donna sia «sempre e solo vittima». Ed è così che un omicidio diventa pretesto per negare il fenomeno del femminicidio, sostenendo che un caso basti a negare un fenomeno culturale.
Capita così che delle statistiche vengano da lui spacciate come «stereotipi» sulla base del suo sostenere che mille casi contro uno significherebbe che i due fenomeni siano equiparabili. Ma nessuno ha mai detto che non esistano donne violente, come nessuno ha mai detto che non esisterebbero uomini vittima: il tema è capire quanto una cultura sessista è complice di fenomeni che nella stragrande maggioranza dei casi hanno sempre lo stesso epilogo.

Teorico di un fantomatico "maschicidio", La Morgia finì al centro di una bufera anche nel 2019, quando da consigliere leghista di Casalecchio di Reno se ne uscì sostenendo che «il 90% delle denunce di violenza di uomini su donne sono false e vengono archiviate intasando procure e tribunali» in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Nel suo post, il consigliere leghista sostenne che «esiste anche la violenza delle donne sugli uomini, purtroppo ancora poco riconosciuta, poco condannata e poco dibattuta. Violenza non solo fisica, ma che si manifesta anche attraverso l’alienazione parentale (la distruzione del rapporto padre-figlio da parte della madre) e le migliaia di false denunce che le donne usano per avvantaggiarsi sull’uomo in sede di separazione civile, il quale spesso viene ridotto al lastrico».
Il post fu successivamente cancellato dallo stesso La Morgia, non nuovo a polemiche dopo che si presentò a piazza Maggiore a Bologna vestito da pinguino per manifestare contro le sardine anti-Salvini.
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