Farmaci dannosi prescritti per "immediatamente" dopo la vaccinazione. Ecco perché Silvana De Mari è stata denunciata ai Nas


La fondamentalista Silvana De Mari non ama i contraddittori. Se preferiva le chiese ai dibattiti scientifici per dichiarare che l'omosessualità dovesse essere ritenuta "un comportamento appreso" che lei assicura potesse essere "disappreso" ricorrendo a quelle screditate teorie di Nicolosi che hanno spinto al suicidio innumerevoli adolescenti, anche nella sua campagna contro i vaccini non prevedono alcun dibattito. Lei preferisce starsene chiusa in una stanzetta a registrare video-proclami a senso unico con cui spingere i camerati all'irresponsabilità civile e alla rabbia sociale. La sua tesi è che tutti i governo del mondo non capiscano un tubo e che i medici siano tutti degli incapaci dato che lei si auto-proclama la detentrice del sapere assoluto su come si gestiscano le pandemia: ossia non facendo nulla di ciò che dicono gli esperti e facendo tutto ciò che dicono i partiti di estrema destra.

Il 24 aprile scorso, la signora Silvana de Mari ha insultato un libero cittadino che ha esercitato i suoi diritti costituzionali denunciandola ad una sede dei Carabinieri del NAS per il suo aver prescritto farmaci da assumere immediatamente dopo la vaccinazione. Ovviamente ha omesso di spiegare i motivi della denuncia, preferendo lanciarsi nelle sue solite invettive trasudanti d'odio.
L'autore della denuncia, però, ha deciso di non restarsene zitto davanti a quell'aggressione e ha registrato un video in cui spiega le sue ragioni:


In particolare, Mirko Salotti spiega che:
  • io non l'ho segnalata per la prescrizione di due farmaci dati per una polmonite, bensì per due farmaci prescritti per "immediatamente" dopo la vaccinazione e sui quali esistono eventi particolari - per uno di essi è stato censurato il Presidente Bolsonaro; per l'altro si sta parlando di interazioni con il vaccino;
  • la realtà di Gayburg menzionata dalla Dott.ssa mi dà la possibilità di ribadire che nel mondo occidentale dovremmo quanto meno essere accomunati da un patrimonio culturale e legislativo connesso anche alla sola Premessa allo Statuto dell'ONU, che parla di "diritti fondamentali dell'uomo", "dignità" umana,..
  • Non esiste un complotto globalista o mondialista nei termini seguiti dalla Dott.ssa De Mari: se i 'liberatori' sarebbero dovuti essere persone come Trump e Bolsonaro, ebbene proprio nelle loro Amministrazioni il loro scetticismo o negazionismo hanno contribuito alla diffusione del coronavirus. Siamo in un'epoca storica in cui i diritti umani fondamentali debbono essere intesi nella loro universalità e concretezza! "Mondialismo" o "globalismo" possono espressioni spregiative di quella universalità, e quindi possono costituire una "deviazione etica".
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