Pillon se ne vanta pure: «La lega ha saputo tenere fermo il ddl Zan per quasi sei mesi»


Il senatore leghista Simone Pillon continua a proporsi come il duce degli omofobi che si batte per impedire che ai criminali che delinquono contro donne, gay e disabili possano essere riconosciute aggravanti.
Sostiene che il "buonsenso" sarebbe quello di obbedire ad un Salvini indagato per sequestro di persona a discapito degli italiani, perché lui giura che una fantomatica «maggioranza silenziosa» degli italiani sarebbe omofoba, anche se i sondaggi dimostrano che la maggioranza degli italiani vogliono il ddl Zan e che i contrari siano meno della metà. Ma vorrete mai che un leghista che si dice "cristiano" non voglia offrire la sua falsa testimonianza pur di peccare di superbia nel presumere che lui sarebbe il detentore del volere di Dio contro l'uomo?
Pillon si vanta anche di come la Lega abbia fatto perdere sei mesi di lavoro al senato e annuncia imprecisate «strategie» in difesa di chi delinque.

Dalla sua pagina di propaganda, è scimmiottando lo stile di Salvini che scrive:

Buongiorno amici! Oggi alle 8.45 avremo il voto in commissione giustizia sui nuovi provvedimenti da mettere in calendario. È molto probabile che PD, M5s, IV e LEU restino sordi agli appelli all'unità e consumino lo strappo, votando l'incardinamento del DDL Zan.
Immaginavamo che alla fine sarebbe successo, anche se abbiamo sperato fino all'ultimo che prevalesse il buon senso. Noi della Lega voteremo convintamente contro, e abbiamo già dimostrato quanto facciamo sul serio, visto che abbiamo saputo tenere fermo questo ddl ingiusto e pericoloso per quasi sei mesi.
Ora si cambia strategia.
A meno di sorprese, da domani comincerà la battaglia in commissione, e vi garantisco che saremo altrettanto fermi e decisi.
Sul testo del PD sono piovute critiche e stroncature non solo da parte nostra ma anche dal mondo ecclesiale e da numerose realtà del femminismo e degli LGBT di sinistra.
Il giochetto di definire omofobo chi sia contro il ddl Zan non funziona più.
La verità è che si tratta di una ciofeca che - con la scusa di punire gli aggressori (che sono già puniti dalla legge) - mira a trasformare la percezione in sesso, il libero pensiero in discriminazione e l'indottrinamento in educazione.
La maggioranza silenziosa degli italiani non vuole questa legge, e noi la fermeremo.
Grazie per il sostegno che ci date, resistendo alle continue aggressioni dei leoni da tastiera, e avanti così, raccontando a testa alta la verità e rispondendo col sorriso agli odiatori seriali.

Anche i fascisti dicevano di detenere la "verità", ma fa ridere che cerchi di seminare zizzania sostenendo che Platinette e Marina Terragni debbano essere usati per creare fratture attribuendogli rappresentanze che non hanno. Ed immancabile è il tentativo di auto-martirio, dove si lamenta che qualcuno lo critica perché lui difende chi picchia a sangue i cittadini.
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