Secondo la Miriano, non avere lunghi congedi parentali sarebbe più grave che uccidere le donne


Costanza Miriano fa quasi paura nel suo sostenere che non ci si dovrebbe interessare delle donne che vengono massacrate di botte perché lei preferisca pensare a sé stessa e a quello che fa comodo a lei. Ed è coì che inizia a dire di esseri sentita «vittima di violenza» quando è tornata a ricoprire il lavoro pubblico per cui l'aveva assunta il suo marito segreto.
La signora, infatti, non perde tempo a parlare degli assegni da madre single che riceveva solo perché non aveva fatto trascrivere il matrimonio celebrato in chiesa in contravvenzione al Cordato al fine di aggirare le norme della Rai contro l'assunzione di parenti, così come pare essersi dimenticata di quando si vantava sul suo blog di aver usato quei soldi per pagarsi una colf in modo da risparmiarsi i lavori di casa e stare con i figli. Un desiderio che, forse, avrebbe avuto anche una vera madre single che chiedeva quegli assegni perché in reale difficolta e non certo perché aveva approfittato delle sue amicizie nella curia per non far trascrivere il matrimonio.

Ma è da brividi quanto riesce poi a scrivere, sostenendo che la donna manipolerebbe i poveri uomini che però sarebbero puttanieri per definizione. Insomma, lo stereotipo eletto a dogma:


Da brividi è anche il suo sostenere che le uniche donne che lei dice siano vittima di «violenza» sono quelle che compiono scelte che a lei non stanno bene, peraltro tritando in ballo pure i feti quasi avessero a che fare con il discorso.
Ed indovinate chi arriva ad eccitarsi davanti a quel discorso? Umberto La Morgia, l'ex gay leghista che oggi è transitato in Fratelli d'Italia per proporsi come l'omosessuale che non vuole pari diritti e si batte perché siano negati anche agli altri:

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