Coghe chiede che la Rai sia punita per non aver censurato Fedez e lancia una petizione populista sull'abolizione del canone


L'organizzazione integralista di Jacopo Coghe chiede che la libertà di opinione sia punita perché il loro vicepresidente non tollera critiche mentre giura che i crimini d'odio sarebbero "libertà di opinione". Ed allora che si sono inventati? Una bella petizione populista che potesse far leva sul denaro per raccogliere firme facili contro l'obbligo del cannone.

Davanti ad un discorso che era incentrato unicamente sul chiedere che il ddl Zan fosse discusso anziché essere tenuto in ostaggio dalle strategia leghiste, l'organizzazione forzanovista è stata capace di dichiarare:

Nel corso della 32sima edizione del “Concertone” del Primo Maggio, trasmesso in diretta su RAI 3 e RAI Radio 2, il rapper Fedez ha tenuto una sorta di comizio in favore del ddl Zan, senza contraddittorio e con tanto di “lista di proscrizione” di attivisti che si stanno battendo contro questa norma liberticida: attaccando anche Pro Vita & Famiglia (e il suo vicepresidente Jacopo Coghe) in quanto “prima voce a sollevarsi contro il ddl Zan”.

In realtà ha citato i leghisti che invitavano ad uccidere i figli gay o quelli che sostenevano che l'omosessualità potesse essere iniettata con una puntura, ma nella loro fantasiosa ricostruzione il problema è che si sia osato esprimere un'opinione critica sulla loro fonte di guadagno.

Con toni da cinegiornale del ventennio e rilanciando tutte le fantasiose teorie conc ui Provita chiede la sistematica censura di qualunque opinione non risulti conforme all'ideologia leghista, proseguono:

Dopo le reiterate genuflessioni alla nefasta ideologia gender e le offese blasfeme mandate in onda durante il Festival di Sanremo 2021, la Tv di Stato si distingue ancora per la propaganda a senso unico: dimenticando che gli oltre 2 miliardi di canone le vengono versati da tutti i cittadini, che meritano di più che degli sproloqui senza possibilità di replica su una legge inutile e censoria, veicolati dal dis-servizio pubblico! #Nonconimieisoldi!
Firma questa petizione, compilando il modulo, per chiedere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Mario Draghi di abolire il canone RAI.

Dopo la surreale introduzione, troviamo il testo che il signor Coghe vuole inviare a Mattarella per chiedere la censura di chiunque osi dissentire dalla sua omofobia:

Lo scorso 1° maggio si è svolto il tradizionale “Concertone” di San Giovanni organizzato dai sindacati confederati in occasione della Festa del Lavoro, e trasmesso in diretta da RAI 3 e RAI Radio 2. L’edizione 2021 del festival si è contraddistinta (in negativo) per l’esibizione di Federico Lucia, in arte Fedez, che ignorando completamente lo spirito delle celebrazioni ha tenuto un discorso sul ddl Zan contro l’omotransfobia.
Il palco della kermesse è diventato dunque occasione per un comizio politico su una norma attualmente in discussione in Senato, con tanto di “liste di proscrizione” di politici e attivisti messi alla berlina, senza possibilità di replica, per il loro impegno contro una legge controversa e fortemente divisiva. Una legge, peraltro, avversata da moltissimi cittadini che pagano gli oltre 2 miliardi di canone RAI per il solo possesso di un apparecchio atto alla ricezione di trasmissioni radio-televisive.

Ovviamente i poveri attivisti sono sempre quei leghisti che invitavano ad uccidere i figli gay, che loro dicono dovessero avere un contraddittorio quasi come se dovessimo trovare un nazista in TV ogni volta che viene mandato in onda un film che condanna il nazismo.

E proseguono:

È inaccettabile che la Tv di Stato seguiti a mandare in onda della propaganda a senso unico e priva di contraddittorio, come già accaduto con i continui omaggi alla nefasta ideologia gender, ma anche con le rappresentazioni volgari e blasfeme messe in scena nel corso della 71sima edizione del Festival di Sanremo. Il ruolo di servizio pubblico non può infatti essere compatibile con la sponsorizzazione di istanze meramente partigiane, né tantomeno con il dileggio di quanti, legittimamente, esprimono le proprie opinioni.
Chiediamo pertanto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Mario Draghi la disponibilità ad abolire al più presto il canone RAI.

Per citare Orwell, pare che questa gente voglia essere più uguale degli altri. E non va meglio con Salcini, da ore impegnato condurre una campagna diffamatoria contro Fedez attraverso messaggi presi a caso e usati per diffamare chi non ha alcun legame con lui:



Da notare è come Salvini se ne freghi delle leggi, mettendo in bella vista i nomi delle persone che espone alla pubblica gogna al posti di oscurarli come prevede la legge. Forse pensa che le leggi siano per gli sfigati e che lui si ritiene superiore ad essa.
3 commenti