Don Bianchi torna a mentire e accusa Fedez di aver «irriso e insultato» il suo amichetto Jacopo Coghe


Pare evidente che Fedez abbia mandato su tutte le furie il parroco sovranista di Gatteo a Mare, identificato anche dai programmi populisti di Retequattro come il sacerdote anti-gay che si batte in difesa dei crimini d'odio perpetrati sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere delle vittime.
Sono ormai ore che don Mirco Bianchi sta offrendo la sua falsa testimonianza nel tentativo di aizzare i suoi neri seguaci contro il rapper, ritenuto reo di aver smentito con i fatti la propaganda omofoba costruita dall'estrema destra populista. Nonostante Fedez non abbia insultato nessuno, don Bianchi scrive:



Potremmo chiedere noi a don Mirco Bianchi perché ami irridete le vittime di omofobia mentre difende i crimini d'odio. Oppure potremmo chiedergli perché sostenga che i bambini ga sarebbero demoniaci, ma forse sarebbe fatica sprecata dato che lui è troppo impegnato a dire che è fatto divieto esprimere critica nei confronti dei suoi amichetti. Ed è tragicomico sostenga che non lo si sarebbe potuto criticare per la sua promozione all'omofobia perché ha figli. Sarebbe come voler sostenere il povero Hitler dovesse essere lasciato libero di poter sterminare milioni di persone perché a casa aveva figli.
Interessante è anche il suo sostenere che si sarebbe dovuto garantire un "contraddittorio" nel citare virgolettati di politici leghisti che dicevano che i figli gay vanno uccisi, con un Coghe che è stato tirato in causa solo per ricordargli che forse sbaglia nell'aver deciso che chi si ama debba essere ritenuto un nemico.

Da copione, le sue invettive hanno portato il sacerdote a raccogliere commenti trasudanti di odio, molti dei quali dall'odore di reato di diffamazione aggravata:





















Quindi il don ci dica, perché invita i suoi neri seguaci a insultare Fedez mentre è con sua moglie e i suoi figli?
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