Fano, ennesima aggressione omofoba. la vittima è un 17enne etero punito dal branco per le sue unghie smaltate


Mentre Pillon dice che il contrasto all'odio non sarebbe una sua priorità, da Fano arriva la cronaca di un'ennesima aggressione omofoba.
La vittima è stata presa di mira da alcuni bulli per lo smalto che indossava sulle unghie: «Io ho le unghie con lo smalto nero. Mi piace averle, vederle, portarle. Ce le ho da quattro anni e ho subìto ogni tipo di offesa per questo, tipo fro*io o altro, ma non mi ha mai importato nulla visto che sono eterosessuale. Ho anche un ciuffo di capelli tinto di bianco perché mi piaccio così».
Un gruppetto di ragazzini lo avrebbero preso di mira: «Mi prendono in giro per il ciuffo bianco ma quando arrivano vicino e vedono le mie unghie con lo smalto nero, cinque o sei di loro mi bloccano, uno prende un accendino e cerca di dar fuoco alle dita per "togliermi lo smalto" un altro vede le mie collane, prima me le chiede e poi me le strappa. A quel punto, interviene il mio amico che cerca di fermare questa gente che si stava avventando su di me. Purtroppo gli sferrano un pugno in faccia che lo getta a terra, io urlo di lasciarlo, ma loro continuano a dargli calci in bocca, alla schiena, al braccio, ovunque [...] Io rimango come paralizzato dalla paura, non riesco nemmeno a chiamare aiuto e neppure a telefonare alla polizia. Il mio amico a terra perde sangue, ma delle cinquanta persone intorno che vedono tutto, nessuno viene ad aiutarci. Nessuno dice basta né ci dà una mano. Solo uno, che non conosciamo, chiama il 113 e il 112 e poco dopo arriva la polizia, i carabinieri e il 118. Il branco dei picchiatori, cinque quelli più violenti, è fuggito subito ma prima ci ha rubato il marsupio con le chiavi di casa e i cellulari. Io poi ho ritrovato poco lontano il mio telefonino, ma quello del mio amico non è stato ritrovato. Io sono ancora sotto choc ma a parte il livido al collo quando mi hanno strappato la collana, non ho avuto pugni. Invece al mio amico gli hanno fratturato il naso e un braccio. Io mi sto riprendendo adesso, dopo molte ore. Non avrei mai immaginato quello che è successo, mai ho pensato che il mio vezzo di darmi lo smalto nero alle unghie portasse a questo. Mi dispiace tantissimo per il mio amico, ha avuto la colpa di essere con me e di aver cercato di difendermi».
Ecco l'ennesimo caso che mostra la necessità di approvare il ddl Zan, una legge che tutelerebbe anche gli eterosessuali che dovessero subire aggressioni simili. Se quei criminali verranno arrestati, l'ostruzionismo della lega garantirà loro di non rischiare alcuna aggravante.
1 commento