Giorgia Meloni sostiene di non essere omofoba


Se in conferenza stampa la signorina Giorgia Meloni ha ammesso di non sapere cosa sia quella fantomatica "ideologia gender" con cui tenta di spaventare il suo elettorato, è durante un comizio organizzato nel salotto televisivo della Toffanin che la signora dell'estrema destra ha messo in chiaro molte altre incongruenze.

Se oggi dice che lei esige ci siano "un padre e una madre", racconta che suo padre viveva alle Canarie e che lei lo vedeva pochissimo. Dice anche di essersi arrabbiato con lui e di non averlo voluto più vedere. Ci fosse stato il ddl Pillon, sarebbe stata obbligata con la forza a dover vivere con lui la metà del tempo,dato che Pillon non crede che la volontà dei bambini debba interessare ai populisti.
Nonsolo. Se oggi sostiene che serva omofobia per "difendere la famiglia tradizionale", suo figlio è stato partorito al di fuori del matrimonio e lei non ha alcuna intenzione di sposarsi: «L'amore ha senso se riesci a fare squadra. Non parliamo di matrimonio, anche se credo nei suoi principi. È come se le cose fossero già in equilibrio», dice. Peccato, però, che poi cerchi voti urlando istericamente che senza matrimonio non ci sarebbe famiglia.

Al limite del tragicomico è stato anche il suo dirsi offesa da chi la definisce omofoba: «È falso e verificabile perché io faccio politica da trent'anni e in tutto il mio percorso non si trovano parole omofobe. Certe etichette si affibbiano alle persone per non doversi mettere a confronto».
Se ne è convinta lei...
3 commenti