Il cardinal Bassetti cambia strategia per cercare di affossare la legge contro l'omofobia


L'impressione è che i vescovi abbiano modificato la strategia con cui stanno cercando di garantire impunità a chi delinque contro le persone lgbt in virtù del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. Forse intenzionati a salire sul carro di chi chiede "modifiche" ben sapendo che quelle modifiche comporterebbe l'affossamento di una legge che da trent'anni viene affossata grazia a cavilli e pretesti, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha dichiarato che una legge contro l'omofobia «andrebbe più corretta che affossata».
Ovviamente non ha dato dettagli delle "modifiche" che lui vorrebbe, forse perché a lui non interessa cosa sarà chiesto ma solo che quella richiesta garantirà impunità a chi discrimina o incita all'odio.
Ricorrendo ai soliti piagnistei che tanto piacciono alle destre populiste, ha poi aggiunto: «Io penso che la legge potrebbe essere fatta meglio perché la legge dovrebbe essere chiara in tutti i suoi aspetti senza sottintesi. Chiedo solo chiarezza».
Cosa non gli sarebbe chiaro lo sa solo lui. Pillon dice di non sapere cosa sia l'omofobia mentre Arcilebica dice che a loro non sta bene che chi uccide una donna trans non abbia uno sconto di pena. Nel mezzo, Adinolfi e Salvini sostengono che l'odio e la discriminazione sarebbero una loro "libertà".
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