Il partito di Adinolfi insulta Elliot Page ed elogia chi dice che Autora Leone non deve poter giocare a calcio perché donna


Sara Reho, in qualità di esponente del partitino omotransofibico di Adinolfi, continua a mostrarci quale sia la differenza tra una lecita opinione e la sua depravata retorica di istigazione all'odio.
Perché se è evidente il suo feroce odio contro le donne trans, è intollerabile e inaccettabile che la ragazzetta si permetta di definirle «maschi che si credono femmine». A quel punto, per par condicio, possiamo anche noi esprimere liberamente le nostre idee e affermare pubblicamente cosa pensiamo del suo credersi cristiana?
Tornando alla sua polemica odierna, la ragazzetta ha pubblicamente elogiato il sessimo di chi dice che una donna non deve poter spandere parte ad una partita di beneficenza perché il calcio sarebbe cosa da maschi. In particolare, afferma sia giusto che ad Aurora Leone sia stato impedito di giocare nella sfida tra la Nazionale Cantanti e la squadra dei Campioni per la Ricerca.
Ovviamente il mondo civile ha trovato inaccettabile l'accaduto, con Gianluca Pecchini che si è dimesso da direttore generale della Nazionale Cantanti, il capitano Enrico Ruggeri che ha presentato le sue scuse ufficiali e Eros Ramazzotti che ha deciso di non scendere in campo. Eppure squalificazione ha eccitato la signorina Reho, la quale ne ha approfittato per inveire anche contro le donne trans scrivendo

Le donne giocano a calcio? Sì, ma non con gli uomini e la stessa cosa vale per la quasi totalità degli altri sport. Non è una questione di sessismo o di arretratezza culturale, ma di sportività e di rispetto delle differenze: il fisico di un uomo è diverso da quello di una donna (diverso non significa migliore o peggiore), ciò comporta che gli uomini ottengono risultati migliori in alcuni sport e le donne in altri, ergo far gareggiare un maschio contro una femmina in una gara in cui il fisico maschile è avvantaggiato è antisportivo e potrebbe pure risultare più rischioso per la donna.
Per quanto riguarda la faccenda di Autora Leone, molto probabilmente avrà ricevuto delle parole poco carine e galanti, ma si vuole ingigantire la questione a tutti i costi con la scusa del "sessismo" e della "misoginia" solo per dire che le donne possono tranquillamente partecipare a delle gare insieme agli uomini.

Insomma, un delirio visto che ci si riferisce a una partita di beneficenza e non ad una gara olimpionica. E se lei pare divertirsi un mondo a ripetere gli slogan coniati dal neofascismo, grave è come paia eccitarsi quando le dicono che la donna deve stare in cucina. Ed è così che inizia parlare di Marina Terragni sostenendo che lei rappresenterebbe le donne del mondo:

Negli ultimi tempi molte donne, femministe o non femministe, stanno lottando per non ammettere i trans mtf (maschi che si credono femmine) nelle gare femminili, soprattutto dopo alcuni episodi in cui dei trans mtf (quindi uomini) hanno battuto delle donne in degli sport in cui il fisico maschile è fortemente avvantaggiato e in alcuni casi la donne è finita pure in ospedale.

In realtà le donne trans non sono avvantaggiate dato che i regolamenti valutano il loro livello ormonale. E l'esempio portato è solo una ripetizione ella propaganda di Silvana De Mari, basta sul sostener che se una donna si è fatta male sarebbe colpa delle donne trans mentre se Mike Tayson strappa a morsi l'orecchio dell'avversario è perché va bene così.

A quel punto, la signora Reho inizia insultare l'attore Elliot Page:

Ieri Ellen Page, che si fa chiamare Elliot, ha pubblicato una sua foto in topless in cui mostra i segni per la rimozione chirurgica dei seni, operazione fatta non per un motivo di salute ma solo perché lei vuole essere considerata un uomo. Ellen è l'ennesima vittima dell'ideologia LGBT che vuole eliminare le differenze tra uomo e donna e mira a creare persone indecise, menomate, imbottite di ormoni, facilmente manipolabili e che non stanno bene con loro stesse. Le lobbies arcobaleno odiano le donne e vogliono annullare la loro, la nostra, femminilità facendoci diventare "fluide", la stessa cosa vale per gli uomini e la loro bellissima mascolinità, considerata sempre più tossica.
I veri sessisti e misogini sono coloro che vogliono eliminare la donna e le differenze tra maschio e femmina, non chi dice che una donna non può giocare con gli uomini o chi trova assurdo che una ragazza si imbottisca di ormoni e si faccia mutilare.

Insomma, odio puro. Ma chiaramente nessuno vuole eliminare la donna, dato che Elliot Page è un uomo. E sinceramente non è la signora Reho a dover decidere come gli altri debbano vivere la loro vita, soprattutto ostentando la sua violenza da ragazzetta che vuole eliminare gli uomini trans o danneggiare la vita di interi gruppi sociali.
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