Il Pd vorrebbe approvare il ddl Zan prima dell'estate


Enrico Letta ha voluto mettere un punto fermio al ddl Zan e ha dichiarato: «Mi assumo la responsabilità di chiedervi di approvare la legge così com’è». Sappiamo tutti, infatti, che qualunque modifica significherebbe affossare la norma. E lo sa ben anche la Lega, che pur di impedire una democratica discussione sta ricorrendo a qualunque pretesto possa far perdere tempo.
Monica Cirinnà ha qanche cercato di azzardare dei tempi: «Contiamo di andare in aula senza relatore entro l’estate, perché poi ci saranno le amministrative, la legge di bilancio e l’elezione del capo dello Stato. Abbiamo poco tempo per fare un lavoro di ascolto, pari dignità e rispetto di tutte le idee ma dobbiamo avere il coraggio di decidere. La mediazione raggiunta alla Camera è sicuramente l’unico punto di caduta. Nessuna legge è perfetta, si poteva fare tutto meglio ma il meglio è nemico del bene nel momento in cui puoi chiudere una partita. I diritti sono identitari per il Pd, difendiamo tutte le posizioni ma tutti insieme dobbiamo ottenere il risultato».
Simona Malpezzi, capogruppo Pd al Senato, ha invece smentito le voci messe in circolo da Marina terragni (si, sempre lei) che parlavano di fantomatiche ‘divisioni’ all’interno del partito.
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