Lucio Malan continua a raccontare bufale contro il ddl Zan


Il senatore Lucio Malan sostiene che le aggravanti per i reati d'odio non servirebbero perché già esistono i reati su cui quelle aggravanti avrebbero effetto. E se è evidente che lo scopo è quello di veicolare il messaggio che delinquere contro i gay non sia "libertà di espressione" come sostiene Pillon, il senatore inizia a sostenere che «il ddl vero» servirebbe ad introdurre «reati di opinione e indottrinamento»:



Naturalmente non spiega dove veda "indottrinamento" in un ddl che punisce l'odio, ma lui racconta che lo preoccupa il fatto che l'odio verrebbe condannato anche nelle scuole:



Ma se prima giurava che il ddl Zan non servisse a punire chi picchia i gay, ora dice che a lui non sta bene che si tutelino i gruppi più esposti a violenze, spacciando per un privilegio l'ipotesi che un gay non debba temere aggressioni tanto quanto un etero:



Peccato che le anziane non abbiano paura di essere picchiate in quanto anziane.

Inizia così a raccontare la bufala del povero predicatore omofobo che insultava i passanti, ovviamente alterando la cronaca del suo arresto per disturbo alla quale pubblica:



La fonte? Ovviamente la solita organizzazione forzanovista che da anni fa soldi con l'omofobia.
1 commento