Pillon vuole ridefinire la "famiglia" con Sgarbi, tra sesso con minorenni e figli abbandonati


Il senatore leghista Simone Pillon si è fatto fotografare mentre si faceva abbracciare dall'amichetto Vittorio Sgarbi, ovviamente senza mantenere il distanziamento e senza indossare alcuna mascherina. Evidentemente ha voluto compiacer ei negazionisti e ha voluto ostentare che l'élite padana non ritiene di dover rispettare la legge come viene chiesto ai comuni cittadini.
A detta del leghista, la sua "cena di lavoro" con "l'amico" Sgarbi era finalizzata a chiedere che chiunque commetta reato d'odio sia esentato da aggravanti, cavalcando i tormentoni populisti del momento con il suo sostenere che il dichiarare che è sbagfliati fracassare il cranio ad un gay perché gay sarebbe "politicamente corretto" e che i crimini siano una "libertà" che lui vuole "riprendersi":



Il leghista Pillon propone così un modello si "famiglia tradizionale" in cui c'è uno Sgarbi che dice di avere una quarantina di figli non riconosciuti e sesso con minorenni. Tutti atti che paiono andare benissimo a Pillon, perché dica che lui viole essere "libero" di poter essere violento con chi non gli piace.







Ecco la "vera famiglia" che piace a Pillon: ragazze usate come oggetti, sesso con minorenni e figli abbandonati. Ma forse, una volta verificato che ci sia stato un pene che ha penetrato una vagina, al senatore leghista va poi bene tutto...
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