Provita Onlus rilancia don Bianchi: «Se il ddl Zan verrà approvato, non ci sarà più la festa della mamma»


Il parroco sovranista di Gatteo a Mare pare eccitato come una scolaretta perché l'organizzazione forzanovista Provita Onlus lo ha citato all'interno della loro campagna in difesa dei crimini d'odio. In particolare, l'organizzazione integralista di Jacopo Coghe e Toni Brandi ha apprezzato la falsa testimonianza offerta da don Mirco Bianchi nel giurare su Dio che una legge che estenderà ad altri gruppi le tutele di cui lui gode da decenni causerà la soppressione della festa della mamma:



Nonostante il cognome censurato e il nome scritto male, è evidente che sia lui la fonte della loro ennesima fake-news vomitata contro le vittime di violenza:



Peccato che il ddl Zan non parla di famiglie, ma solo di reati penali già riconosciuti dall'ordinamento. Ma la verità non pare interessare ad un'organizzazione di estrema destra vicina a salvini e ai patriarchi russi che cerca ogni pretesto per difendere i delinquenti. Questa volta lo ha fatto nel nome di un prete che risulta sul libro paga del Miur e che viene lasciato da solo con degli studenti all'interno di istituti scolatatici statali.

Letteralmente ossessionato dal ddl Zan, il parroco leghista ha anche tentato di contrapporre i lavoratori ai diritti delle vittime di violenza. Non male per un tizio che gode di uno stipendio che gli viene garantito dai soldi dei contribuenti italiani. E se appare vergognoso il suo tentativo di aizzare i disoccupati contro le vittime di violenza a beneficio degli interessi di una ricca élite leghista, lui scrive:



Ed ancora, è forse dimenticandosi di personaggi come Platinette o come Pio e Amedeo che don Bianchi cerca di fomentare ulteriore odio arrivando a raccontare che in TV non sarebbe dato spazio a chi difende i criminali:



Insomma, pare proprio che il parroco venderebbe l'anima a Satana pur di poter essere complice dei bulli che picchiano, perseguitano e molestano i compagni gay nelle scuole.
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