Salvini va dalla D'Uso a raccontare bugie sul ddl Zan


Se è ovviamente falso che il ddl Zan «inserisce un nuovo reato che processa le idee» o che Adinolfi non potrà continuare a molestare le famiglie gay, è forse valutando la reazione degli italiani davanti alle parole di Fedez che Salvini ha rivisto le sue posizioni durante uno di quei suoi soliti comizi privi di contraddittorio che è solito tenere da Barbara d’Urso:

Litigare non serve. Barbara mi metto a disposizione se vuoi organizzare un confronto pacifico tra me e Fedez. Devo afre una premessa doverosa. Le frasi che ho sentito sono davvero disgustose: chi aggredisce, minaccia, chi augura la morte a chiunque va curato e punito. Io stesso ricevo minacce. Poi chi aggredisce un omosessuale, un bianco o un nero rischia già fino a 16 anni di galera.

Se Salvini sembra non capire che lui non viene minacciato perché esiste ma perché vuole togliere diritti ai bambini, vuole incoraggiare il razzismo e sequestra esseri umani, è omettendo alcuni passaggi del ddl Zan che ha proseguito:

Il DDL Zan non mi piace perché inserisce un nuovo reato che processa le idee. Voglio essere libero di dire che sono contro l'utero in affitto senza rischiare niente. Secondo passaggio che non mi piace entra nelle scuole elementari sui banchi di bimbi di 5 anni. Porta l'ideologia gender che dice a mia figlia che non ci sono maschi e femmine e si decide da adulti. Dice che non si gioca con le bambole o vedere Cenerentola. Però la Lega ha una proposta, fare una legge contro l'omofobia di 3 articoli che inasprisca le pene per chi discrimina o aggredisce in base all'orientamento o alla disabilità. Se discrimini sei un cretino e devi essere punito, ma senza entrare nelle idee.

In realtà l'istigazione all'odio prevista è inferiore a quella della Legge Mancino ed è applicabile solo se l'istigazione e causa di aggressioni. Inoltre nelle scuole nessuno porta bambole,ma si insegnerà semplicemente il rispetto.
La novità è il suo proporre una legge leghista che escluda l'identità di genere e l'educazione al rispetto, praticamente garantendo solo protezioni minime.

Ovviamente non sono mancati i soliti slogan coniato dai neofascisti, con Salvini che se n'è uscito con frasi come: «Se Fedez si lamenta della tentata censura non può imporre la censura a chi difende la famiglia basata sulla mamma e sul papà».
Insomma, dice che i reati d'odio "difendono" la famiglia, che i sequestri di persona "difendono" la patria... ma chi difende gli italiani dall'ideologia leghista?
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