Stefano Zecchi va da Porro a parlare di pedofili in relazione al ddl Zan


Più che Retequattro, pare il Quarto Reich. Fatto sta che pè dal salotto di propaganda populista di Nicola Porro che arrivano alcune vergognosi dichiarazioni di Stefano Zecchi che paiono eguagliare la propaganda del Ventennio nella loro violenza ideologica. Intenzionato a sostenere che bisogna impedire il contrasto all'odio come chiede Pillon, il signorino non ha avuto idee migliori che tentare di accomunare l'omosessualità alla pedofilia.

Zecchi ha iniziato a dire che a lui non sta bene quella legge perché osa mettere in dubbio la teoria di Pillon sul fatto che l'unica identità accettabile sarebbe quella biologica e quella anagrafica. A suo dire, infatti, il solo fatto di concedere dignità alle persone significherebbe stabilire una «sessualità secondo le proprie iniziative». Ed ovviamente a lui non sta bene che una persona possa disporre a proprio piacimento della vita quando c'è un Pillon che preferisce sostenere che chi non è come lui debba essere ritenuto sbagliato.
Dopo vari sproloqui, Zecchi ha dichiarato: «Capite che un conto è la biologia, che stabilisce che il pianeta può sopravvivere perché deve avere aria pulita, foreste e quei poveri cristi che fanno figli; poi c’è una valutazione morale. Io sono assolutamente convinto che l’omosessualità abbia una sua dignità morale, la giustifico da ogni punto di vista, ma non da quello biologico. […] Mi dite voi, la pedofilia, per me è una persona schifosa e che non ha dignità di non stare in un contesto. Però assolutamente accolto in una cultura classica di grande dignità. Stiamo confondendo il giudizio morale con una realtà biologica. Quando il DDL Zan confonde i piani, è chiaro che non si capisca più nulla».

A non risultare comprensibile è solo il suo aver triato in ballo la pedofilia, evidentemente sapendo bene che lo spettatore populista di Porro non avrebbe esitato un solo secondo a creare un parallelismo che lo facesse sentire legittimato nel suo odio.
A quel punto Luxuria ha commentato: «La pedofilia per carità, non è un orientamento sessuale: è un’aberrazione sessuale. Non tiratela fuori quando si parla del DDL Zan. È una cosa schifosa. Lei non può tirare fuori delle questioni che non c’entrano niente». Ma Porro l'ha interrotta, sbraitando come un indemaniato: «Zecchi può dire quello che vuole».
Certo, perché da lui si possono dire tutte le balle che si vogliono se finalizzate a istigare all'odio lo spettatore. Vediamo però se qualcuno può andare da lui a bestemmiare in diretta e vediamo se il suo interesse nel difendere i fondamentalisti sarà uguale al suo interesse nel non difendere quegli onesti cittadini che sono stato accomunati a dei pedofili nel corso della sua trasmissioncina. Perché se dice che l'odio sarebbe libertà, allora ci faccia vedere che lui difende lanche l'odio che non piace ai camerati!
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