Ora Adinolfi denigra pure i partigiani
Laura Boldrini non ha mai chiesto che Bella Ciao sia eseguita «in ogni occasione istituzionale» come sostiene Adoinolfi, ma si è semplicemente detta favorevole a riconoscerla come canto istituzionale da eseguire durante le cerimonie ufficiali del 25 aprile. Inizia dunque con una clamorosa fake-news la solita e rancorosa invettiva di Mario Adinofli contro i partigiani.
D'altronde, sopo il suo fallimentare tentativo di proporsi come leader del Pd, pare che Adinolfi abbia ben chiaro che sono solo i fascisti ad apprezzare la sua retorica omofoba e misoginia, motivo per cui pare voler scimmiottare Salvini nello starnazzare isterici insulti contro chi non è fascista . In una surreale ricostruzione storica, scrive:
Se Adinolfi rutta in faccia i partigiani negando la loro esistenza alla stregua di come lui nega il razzismo, il sessimo e l'omofobia, la sua ricostruzione pecca di onestà i intellettuale. L'Italia fu liberata da tutti coloro che hanno combattuto contro i nazisti, anche se Adinolfi tenta goffamente di creare separazioni tra il ruolo militare della Resistenza e il ruolo delle forze angloamericane nel Mediterraneo. Ovviamente si è dimenticando dei 25 milioni di caduti sovietici, evidentemente troppo comunisti anche se molto più numerosi dei poco più di 300 mila caduti americani.
Conti alla mano, il suo Trump ha provocato più americani morti da Covid di quanti non ne abbia fatti la Seconda Guerra Mondiale.
Ha ignoranto anche il ruolo della Gran Bretagna (più di 600 mila morti) e le quattro maggiori Resistenze europee (la jugoslava, l'italiana, la francese e la greca). Insomma, ha dovuto nehgare ogni fatto storico per poter negare il valore delle minoranze che hanno combattuto contro il nazismo sono diventate il simbolo di una rinascita.
Ma dato che la coerenza non sembra interessare Adinolfi, nel 2014 lui si professava "partigiano":
Nel 2011 invocava la "resistenza":
Oggi pare stare con i fascisti, ritenendo che saranno loro a far ingrassare il suo conto in banca.