Il senatore Pillon invita gli omofobi a boicottare Barilla e ad acquistare pasta Riscossa


Cose da pazzi. Mentre Salvini dice che gli italiani dovrebbero accontentarsi di stipendi da 600 euro, il senatore leghista Simone Pillon pare non accontentarsi dei 15mila euro pubblici che si intasca per molestare quotidianamente i ragazzini gay (a cui si sommano anche i fiumi di rubli che i russi versano nelle casse delle sue organizzazioni integraliste). Ora si è pure messo a fare il promoter di Pasta Riscossa, dicendo che sua moglie la preferirebbe alla Barilla perché ritenuta non omofoba. Insomma, uno squallido siparietto da spot anni '60.



Nel caso in cui Pasta Riscossa non lo abbia pagato per diventate il marchio dei fascisti, la speranza è che possa denunciare Pillon per il danno d'immagine arrecato. Sarà infatti difficile acquistare un prodotto che il leghista ha associato alle sue campagne d'odio di stampo medioevale.
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