Padre Alberto Maggi definisce «surreale» l'attacco vaticano al ddl Zan. Poi osserva: «Per il Vaticano è più grave il divorzio dell'omicidio»


Se Salvini dice che il Papa difenderebbe l'idea leghista di famiglia, ossia formata da un uomo, una ex moglie, varie ex fidanzatine mollate una volta rese gravide e una nuova fidanzatina che è figlia di un condannato suo coetaneo, ben diversa è l'analisi di padre Alberto Maggi.
Intervistato da Simone Alliva per l’Espresso, il sacerdote ha definito «surreale» l'attacco vaticano alla sovranità italiana: «Non so se è stata un’iniziativa dall’alto oppure se è stata una mossa. Certo è sorprendente ma non se ne sentiva il bisogno».
Ipotizza persino che il Papa possa tenuto all’oscuro dell'iniziativa, anche se Pillon giura che quelle parole le avrebbe scritte Francesco in persona. «Mi sembra chiaro che Papa Francesco abbia i bastoni tra le ruote e questi non vengono dagli esterni ma dall’interno della Chiesa. Quelli che non tollerano questa sua apertura. Ma è sempre stato così. Le Curie sono sempre state la palla al piede dei Papi. Non apertamente, il tentativo però è stato quello di rallentare o affossare. Tanto i Papi passano ma la Curia resiste a sé stessa. Può darsi che sia un dispetto al Papa. Può darsi. Ma guardando alla storia non è una novità: la Chiesa da sempre si è opposta al progresso. Eppure alla fine ci deve arrivare. Pensi che c’è stato un Papa contrario anche all’uso della bicicletta e scomunicava i preti che la usavano. Papa Giuseppe Sarto. Ma si rende conto? La bicicletta era una novità scandalosa», dichiara.
Maggi ha anche ribadito di essere favorevole al DDL Zan: «Il cardinal Bassetti aveva parlato di miglioramenti. L’apertura c’è. Ma certo nessuna legge è perfetta. Ci saranno sempre dei punti che vanno migliorati. Ma appunto il Cardinal Bassetti non l’ha bocciata. Abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Poi però la Chiesa si muove un passo avanti e due indietro ma la società va sempre avanti. Questa di oggi e molte altre sono pietre di inciampo della Chiesa. Pensi che oggi, parlando della legislazione ecclesiastica, se lei divorzia non può accedere alla comunione. Se ammazza sua moglie basta confessarsi. Possibile che sia più grave il peccato del divorzio che quello dell’omicidio? Oggi per la Chiesa è così. Distruggere un amore, che pensiero inaccettabile. Il buon senso della gente ha lo stesso valore dello Spirito Santo. La chiesa deve imparare ad ascoltare. Cosa c’è di male nelle persone che si vogliono bene? È una novità? No, nei secoli passati queste persone erano semplicemente nascoste. Oggi parlano di degenerazione dei tempi ma non è vero. Sono sempre esistite solo che prima venivano lasciate ai margini, si nascondevano nell’oscurità mentre oggi, per fortuna, vivono alla luce del sole. Per vedere il male in due persone che si vogliono bene quanta perversione bisogna avere in testa?».
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