Pillon sostiene che l'odio e l'intolleranza sarebbero "buon senso"


Buongiorno amici, oggi parliamo della degradante storia del legista Pillon, un fondamentalista ossessionato dai peni che si percepisce come un fantomatico cristiano nonostante le evidenze. A Sesto San Giovanni non l'ha votato quasi nessuno, ma Salvini ha fatto ritirare chi aveva vinto per garantirgli una poltrona a nostre spese al fine di permettergli di molestare gli italiani nel nome della lobby di Massimo Gandolfini. Ora, massimo rispetto per tutti, ma i medioevali stiano nel Medioevo e la smettano di molestare le bambine.

Naturalmente anche oggi il leghista ha preferito promuovere odio piuttosto che lavorare, scrivendo il suo solito messaggino quotidiano in cui di propone come il leghista che benedice l'odio negando che la violenza sia violenza, inventandosi pretesti patetici con cui cercare di cavalcare la crociata di Marina Terragni contro l'esistenza di interi gruppi sociali. Nega l'evidenza ravvisata dai comitati sportivi al fine di promuovere stereotipi, scrivendo tutto eccito il suo solito messaggio di incitamento all'intolleranza padana:

Buongiorno amici. Oggi parliamo di cosa è successo in Italia in questi giorni a Cristina Sanulli e Denise Neumann. Si tratta di due atlete che hanno saputo costruirsi, a prezzo di duri sacrifici, un percorso di eccellenza sportiva nel panorama dell'atletica leggera, riuscendo a conciliare il loro lavoro e gli impegni familiari con il costante allenamento settimanale.
Erano imbattibili. Erano.
A fine 2020 tuttavia Cristina e Denise sono state costrette a lasciare la medaglia d'oro a Valentina Petrillo, atleta transgender uomo che si percepisce donna.

Al solito, Pillon si eccita come una scolaretta nello starnazzare che per lui le donne trans sarebbero uomini e che lui non accetta possano avere rispetto. Ed ovviamente le insulta per sostenere che i bambini gay devono essere resi vittima dei bulli sulla base delle starnazzanti stupidaggini che lui si inventa per conto delle lobby vicine ai neofascisti:

Mi chiedo se col ddl Zan le legittime pretese di parità e di lealtà delle competizioni sportive femminili non rischierebbero di esser processate e punite come transfobiche.
Eppure basta uno sguardo alla fotografia del podio per capire...
Massimo rispetto per tutti, ma i maschi gareggino coi maschi, e le femmine con le femmine.
E questa non è transfobia, ma autentico buon senso...

Il suo sostenere che l'odio sarebbe "buon senso" basa a dequalificare un personaggio che è imbarazzante nella sua ossessione transfobia. E poco importa se lui nega le sue colpe, la verità è sin troppo evidente.
Interessante è anche osservwre come i pretesti con cui difende i crimini d'odio stiano cambiando: dopo l'omofobia, il leghista è passato alla transfobia, seguendo il trend populista che mira a sfruttare l'ignoranza dei bigotti sul tema.

Ed indovinate un po' chi è la sua fonte? Ovviamente la solita Marina Terragni, la quale induste nel chiamare al maschile le donne trans:



Al solito, dietro tutto l'odio ci sono sempre e solo i soliti nomi noti. Sempre loro, sempre incazzati contro il prossimo.
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