Se questo è un senatore...


C'è pure una spunta blu ad indicare che quello non è un profilo parodia, ma è davvero il senatore leghista Simone Pillion ad intascarsi decine di migliaia di euro di soldi pubblici ogni mese per starsene sui social aa scrivere perle di una banalità sconvolgente.
Sarà che lui è un populista che si fa pagare da quei russi che dicono di averlo scelto perché il livello intellettuale dei suoi elettori è di una bassezza imbarazzante, ma qui siamo davanti frasi di un tale populista da far vergognare persino i bambini di prima elementare!

Forse intenzionato a farsi deridere per poi piagnucolare che i gay sono cattivi col suo pene voglioso di vagine che è dedicato al sacro culto del dio Po. Anzi no, ora che vogliono il voto di quelli che dicevano fosse "terroni", probabilmente l'attività sessuale del suo pene è ora è dedicata al cuore immacolato di Maria, dato che Steve Bannon ha suggerito a Salvini di sfottere Dio se vuole fare soldi veri. Fatto sta che il leghista scrive:













Non sappiamo perché Pillon dica che Gandolfini non è un vero uomo in virtù di come la donna che dice di portarsi a letto non gli ha dato figli e lui li ha dovuti adottare. Più chiaro è invece il cieco odio che il leghista nutre verso le donne trans, che lui dice debbano essere chiamate al maschile per negare la loro identità . E ovviamente si premura taggare i committenti dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus da lui rappresentati a spese dei contribuenti.
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