Tempi da vomito. Dice che i gay vogliano «rimorchiare i bimbi sul carro del pride»


Dopo don Mirco Bianchi e il senatore leghista Simone Pillon, anche i fondamentali di Tempi hanno deciso di fomentare odio inventandosi patetiche accuse che strizzano l'occhio alla pedofilia. Ed è così che il parroco di Gatteo a Mare li cita nello scrive:



L'articolo linkato è talmente schifoso da far sembrare profumata la merda. E sinceramente ci vuole una preoccupante dose di depravazione per inventarsi che qualcuno voglia «rimorchiare i bimbi sul carro del pride», col prete omofobo che si mette pure a citare Orwell in quanto "riferimento culturale" dei neofascisti.

Tale Caterina Giojelli scrive:

Il gender non esiste ma la drag queen che invita i bambini dagli 0 ai 5 anni a celebrare il Pride marciando e imparando a contare fino a 10 con le famiglie di orsi gay, coccodrilli lesbo, unicorni queer e le ranocchie trans, sì. C'è anche una marmotta trans con le cicatrici di una mastectomia bilaterale, modello Ellen Page o copertina dell'Espresso. Anche lei sventola la bandierina mentre la drag queen invita i bambini, a salire sul carro, vedere come si amano gli Lgbtq, buoni come orsacchiotti e soffici come conigli.

Lo sproloquio, del tutto fine a sé stesso, introduce la polemica del giornale ciellino contro una canzone realizzata dalla drag queen Andrew Levitt, star di RuPaul's Drag Race, in occasione del mese del Pride. E già che c'erano, se la prendono pure con gli antirazzisti dei Black Lives Matter (tanto si sa che la destra apprezza il razzismo). iniziano così a parlare di «pifferaio gender» mentre starnazzano istericamente:

Ecco il video: non siamo all'indottrinamento, nemmeno alla fiaba, neanche più alla farsa. Siamo all'ossessione di ingozzare di chiasso, confusione, musica i bambini dell'asilo trascinandoli come il pifferaio magico sul carrozzone pansessualista degli adulti. [...] Un cartone per raddoppiare, triplicare, quadruplicare con bonaria perversione madri, padri, ciò che in natura sarebbe difficile raddoppiare, triplicare, quadruplicare, e in televisione sarebbe complicato mostrare senza ricorrere a familiari e rassicuranti marmotte e orsacchiotti: donne senza seno e con la barba, travestiti piumati, individui polimorfi. Che invitano suadenti i bambini dagli 0 ai 5 anni a seguirli su un carro di sessuatissimi sconosciuti cantando una filastrocca.

Insomma, dicono che i gay sarebbero predatori che omosessualizzerebbero i bambini. E tutto questo davanti ad un semplice video come questo:


Ma quanto odio ci vuole per scrivere simili porcherie? E la signora Caterina Giojelli non si fa schifo mentre dichiara che qualcuno vorrebbe "rimorchiare i bimbi" in un uso di termini con chiare connotazioni sessuali?
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