Zan pronto ad interrompere la farsa leghista delle audizioni a Platinette: il ddl Zan verso l'Aula


È ormai molto probabile che l'ostruzionismo leghista condannerà innumerevoli adolescenti ad essere molestati nel nome di Pillon, peraltro infliggendogli un clima d'odio che il senatore leghista si è premurato di incoraggiare e amplificare a dismisura in combutta con fascisti, adinolfiniani e preti pedofili.
Pare infatti insostenibile il voler proseguire nella farsa delle audizioni a Platinette volute dal leghista Ostellari, come pare certo che Pillon non esiterà a presentare migliaia di emendamenti omofobi nel tentativo di impedire che lo stato possa difendere i bambini. Ma davanti ad un Italia Viva che pretende mediazioni con Pillon, anche Ivan Scalfatotto ammette che l'unica alternativa alla commissione tenuta in ostaggio dai leghisti è un approdo in Aula: «Fermo che l’obiettivo deve essere l’approvazione della legge, in questo turno, subito, in questa lettura, l’unica cosa che si può fare è andare dritto al punto. Ma non sarà una passeggiata di salute. Non ci sarà il relatore, ci saranno i voti di fiducia e moltissimi emendamenti presentati a scopo ostruzionistico. Quando si vota qualsiasi emendamento c’è un parere del relatore e uno del governo che servono a indirizzare l’aula. Questo non lo avremo. Una nave in un parlamento complesso, che necessita un’enorme compattezza e disciplina. Sarà più difficile che alla Camera perché i numeri erano molto maggiori».
Sarà inoltre impossibile chiedere il voto di fiducia dopo che Italia Viva ha riportato Salvini nella maggioranza, garantendo potere a chi è ostile al contrasto all'odio.
Anche Alessandro Zan ha ritenuto sia necessario fuggire da una Commissione tenuta in ostaggio dalla Lega «Con i voti segreti anche alcuni parlamentari di Forza Italia voteranno a favore. Portiamola subito in aula e facciamo un lavoro, senatore su senatore, senatrice su senatrice, per rimanere compatti e votarla. Perché i numeri li abbiamo. Se mettiamo insieme Pd, LEU, IV, 5 Stelle, autonomie e pezzettini dei Misti, i numeri al Senato ci sono. Poi è chiaro che ognuno si assumerà le sue responsabilità, faremo la conta di chi fino alla fine ha espresso opinioni contrarie».
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