Da Del Debbio si torna a negare l'omofobia e a parlare di chi propone "terapie riparative"


Anche l'ultima puntata di Dritto e Rovescio, il programma populista di Del Debbio, ha elargito la solita omofobia. Il solito Francesco Borgonovo ha sostenuto che «non c’è un’emergenza omotransfobia in Italia». E poi ha iniziato a mettere a frutto le polemiche su come Malika non avrebbe dovuto poter spendere come preferiva i soldi che le erano stati donati: «Come dimostrano i casi di Malika, che ha utilizzato i soldi della raccolta fondi per comprarsi l’auto e il cane da 2500 euro, faccia come vuole ma non venga a fare proclami di vittimismo. O il ragazzo che si è tolto la vita e subito deve essere per omofobia e la procura poi esplode l’omofobia. Ci sono tanti casi così, il punto è che non c’è un’emergenza».
A quel punto hanno proposto un ‘santone’ di Corcolle che dice di poter “liberare” le persone dall’omosessualità attraverso preghiere e docce purificatrici. Il conduttore ha commentato con un: «Provo un senso di ribrezzo, per me è un coglione, ma è giusto far vedere tutto». Ma Borgonovo ha preferito paragonare quel santone a imprecisati medici che «convincono le lesbiche» a «diventare maschi, magari già da minorenni».
A quel punto è arrivata “l’ex lesbica” Nausicaa Della Valle a dire che «tutti quelli che sono usciti dall’omosessualità hanno incontrato realmente Gesù Cristo, il Vivente». Poi è stato il turno di Paolo Vita, un pastore del centro cristiano di Massa Carrara per cui «l’omosessualità secondo la parola di Dio» sarebbe «un peccato» e lui «aiuta i suoi fedeli ad intraprendere un percorso che li conduca dall’omosessualità all’eterosessualità».
A quel punto, la Della Valle ha aggiunto: «Dopo 40 anni di omosessualità sono stata convertita, sono 7 anni che non faccio sesso e sto una favola. Tutti quelli che sono usciti dall’omosessualità hanno incontrato realmente Gesù Cristo, il Vivente». Poi si è messa ad urlare a Luxuria: «Tu sei nato uomo e ti sei fissato di essere donna».
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