Gayburg. Spunta pure il leghista Binelli dietro all'avvocatessa di De Carli che ci vuole far censurare nel nome del pastore Carollo


L'impressione è che i signori per cui i crimini d'odio sarebbero «libertà di opinione» e per cui il ddl Zan «mette un tappo in bocca ai cristiani» puntino sui costi della giustizia per mettere a tacere chiunque osi contestare la loro ideologia. L'avvocatessa Carlotta Toschi, che ci ha comunicato via Instagram Stories che l'adinolfiniano Mirko De Carli voleva denunciarci, ci fa sapere attraverso il leghista Sergio M. Binelli (che dice pure lui di averci denunciato) che il pastore Luigi Carollo sarebbe un suo assistito e che voglia denunciarci perché si sente offeso dal nostro contestare il suo dire che i gay sarebbero «malati mentali», che «chi ha avuto una buona educazione non può diventare trans» o che non si nascerebbe gay perché «Dio non commette errori».

Infilandoci un po' di offese gratuite e pubblicando il tutto anche su Instagram, l'avvocatessa di Forza Italia scrive:



Ci accusa di aver violato la privacy del pastore Carollo, elogia chi censura la libertà di opinione senza che un qualche giudice abbia valutato le loro accuse (a nostro parere, del tutto infondate). Peccato che noi avevamo semplicemente osservato che ci era stato intimato di censurare qualunque contenuto riguardasse il tizio per cui "i gay sono malati mentali", che fosse un suo assistito lo ha comunicato lei.

A spiegare che la denuncia può avere effetti intimidatori è il loro candidato Franco Melchiorre (sempre del partito di Adinolfi), che sulla pagina del partito di Adinolfi dell'Emilia Romagna, scrive:



Insomma, o sai zitto e buono o il partito di Adinolfi cercherà di crearti problemi se ti opponi al loro sostenere che dall'eterosessualità del loro presidente dovrebbero derivare privilegi economici, sociali e giuridici.

Tra i commenti spuntano i soliti dirigenti del partito di Mario Adinolfi, i quali parrebbero voler partecipare alla campagna che il leghista Binelli parrebbe spiegare sia organizzata a mo' di attacco squadrista:














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