Il Circolo Mario Mieli denuncia il senatore Lucio Malan: «Insinua che insegniamo la pedofilia nelle scuole»


È stato a dir poco indecente il discorso con cui Lucio Malan ha aggredito i cittadini gay vomitando una lunghissima lista di insulti e di fake-news prodotti dalle organizzazioni neofasciste con cui lui collabora. E c'è da sperare che quell'indecente porcheria potrà avere strascichi giudiziari, dato che il Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli di Roma ha annunciato che il senatore verrà denunciato.
Scimmiottando Pillon e Silvana De Mari, il senatore Malan ha citato a casaccio alcune righe estrapolate dagli scritti di Mario Mieli, cercando di inventarsi che quelle righe inneggiassero alla pedofilia e dunque che gli iscritti al Mario Mieli volessero andare nelle scuole a insegnare la pedofilia ai bambini. E poi pazienza se in quegli scritto Mieli si limitava a dire, a modo suo, che i bambini non erano asessuati come sostenevano i soliti falsi benpensanti dell'epoca...

Attraverso un comunicato, il circolo ha dichiarato:

Inutile evidenziare l’assoluta decontestualizzazione dei passi in questione (che passano così per inneggiamento alla pedofilia). Dopo aver ricordato alle senatrici e ai senatori le interrogazioni parlamentari che aveva presentato a suo tempo, chiede che cosa insegnino ai più piccoli delle persone che hanno intitolato un’associazione a Mario Mieli. Questa è la domanda del senatore Malan. Ora, tutto ciò è gravissimo e ci tuteleremo da queste accuse nelle sedi più opportune. Notiamo solo come questo intervento sia assolutamente inopportuno e come insinui il dubbio che il C.C.O. Mario Mieli insegni valori legati alla pedofilia nelle scuole, cosa vergognosa e gravissima.
Ogni volta che si discute di temi LGBTIQ+ partono insinuazioni (quando non accuse) di indottrinamento e violenza psicologica sui minori. Dal 1983, il Mario Mieli lotta contro la violenza omofoba di una società eteronormat(iv)a e maschilista e tutti i nostri interventi nelle scuole hanno voluto e vogliono solo ricordare che ognuno ha diritto a non essere discriminat* o marginalizzat*, a non subire soprusi o violenze.

Malan non è nuovo ad insulti e offese rivolte contro i gay. Se sulla sua pagina non fa che rilanciare gli articoli anti-gay di Belpietro e dell'organizzazione forzanovista Provita onlus, è nel corso del dibattito sulle unioni civili che il senatore pensò fosse divertente presentare emendamenti in cui chiedeva di sostituire la parola “unione civile” con “unione renziana”.
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