Il pastore Carollo accusa Fedez e Zan di voler "mettere le mani sui bambini"


Il pastore Luigi Carollo insiste con le sue opinabili dichiarazioni pubbliche contro il ddl Zan. Citando i programmi populisti di Rete 4 che lo hanno ospitato, ha pubblicato lo spezzone di un video in cui Zan spiega a Fedez che esistono bambini che percepiscono un genere genere diverso dal sesso e che sia doveroso aiutarli.

Il video pubblicato dal pastore Carollo è questo (con tanto di grafica che sottolinea parti a caso delle frasi):


Davanti a quel semplice concetto, il pastore che fa? Inizia a dire che "i bambini non si toccano", citando a casaccio gli slogan con cui Adinolfi e Gandolfini hanno cercato di diffondere l'idea che i gay debbano essere ritenuti adescatori di minori esattamente come li ha definiti il senatore leghista Simone Pillon. Auto-attribuendosi insulti per ricorrere al loro solito vittimismo, scrive:



Immaginiamo che, nel gergo del pastore, la volpe sarebbero i gay e che l'uva siano i bambini. Peccato che aiutare i bambini sia un dovere. Oppure Carollo vuole davvero sostenere che non si debbano poter aiutare i bambini nel loro sviluppo e nei loro diritti perché "i bambini non si toccano" a meno che a toccarli non sia un prete?

In passato il pastore Carollo ha sostenuto che i gay sarebbero "malati mentali" e che non si nasca gay perché "Dio non commette errori". Asserisce anche che un genitore possa imporre l'eterosessualità ai figli semplicemente non accettando la loro omosessualità o la loro identità di genere.
Il video risulta invece una creazione delle solite lobby filo-russe legate all'ultra-destra neofascista ed e stato diffuso anche dal solito don Mirko Bianchi e dal solito senatore leghista Simone Pillon. D'altronde tutta la loro retorica si incentra sul sostenere che negate i diritti ai bambini sia un diritto dei genitori che pretendono di poter scegliere orientamento sessuale ed identità di genere della propria prole, paventando l'irrazionale paura che la tolleranza possa modificare un carattere naturale come quello.
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