La lobby di Riccardo Cascioli continua a difendere gli irresponsabili e paragona il green pass alle leggi razziali


La lobby gestita da Riccardo Cascioli è davvero incredibile. Dopo aver trascorso mesi a sostenere che l'odio verso i gay sarebbe "libertà di espressione" da garantire a fascisti e omofobi, ora si è inventata che esisterebbe "odio" e "discriminazione" contro chi decide di non vaccinarsi e pretende pure di non pagarne le conseguenze.
Eccitando il consigliere fascista Fabio Tuiach, da mesi impegnato in una campagna no-vax, li troviamo a scrivere:



Poi, nell'articolo a firma di tal Paolo Gulisano, l'organizzazione negazionista scrive:

Con il proclama di Draghi del 22 Luglio è iniziata la terza fase della gestione della pandemia, che è quella dell’odio, della feroce intolleranza nei confronti dei non vaccinati, che diventano non solo dei cittadini di serie B, discriminati, derisi e perseguitati, ma addirittura additati come eventuali responsabili del permanere dell’emergenza pandemica. Pur di umiliare i non vaccinati si vuole addirittura cancellare la deontologia medica. In realtà, se la pandemia non è finita è solo perché siamo ancora alla Tachipirina e vigile attesa dopo più di un anno.

Ma dato che la lobby di Cascioli non fa nulla che non abbia finalità politiche, l'articolo etichetta Draghi come un «banchiere prestato alla politica» che loro sostengono direbbe solo «fake-news» dato che Cascioli teorizza che non è vero che i vaccini diminuirebbero i contagi perché non fermano le infezioni al 100% ma solo al 90-95%.

A quel punto, iniziano a dire che il green pass sarebbe assimilabile alle leggi razziali, nonostante un simile paragone paia un insulto alle vittime del nazi-fascismo:

La terza fase della gestione dell’epidemia è quella dell’odio, della feroce intolleranza nei confronti dei non vaccinati, che diventano non solo dei cittadini di serie B, discriminati derisi e perseguitati, ma addirittura additati come eventuali responsabili del permanere dell’emergenza pandemica. Qualcuno si è già risentito per il paragone fatto con le Leggi Razziali del 1938, ma è innegabile che ormai i non vaccinati siano oggetto di un odio paragonabile solo con quello provocato e indotto dai falsi Protocolli dei Savi di Sion e delle stelle gialle da portare sui vestiti.

Gli indecenti paragini proseguono, con l'articolista che dice che chi ha contratto l'Aids ne sarebbe responsabile:

E i malati di AIDS o di Epatiti A B e C conseguenza delle loro scelte in merito al comportamento sessuale dovrebbero anch’essi pagarsi le cure. E magari anche i diabetici che non hanno voluto mettersi a dieta. E non si finirebbe più, fino ad arrivare alla totale eliminazione della Medicina intesa come la professione del prendersi cura di ogni persona. Un vero delirio. Eppure queste espressioni di odio, di rabbia, di intolleranza, di cattiveria gratuita, stanno prendendo sempre più piede, sostenute da politici, da sedicenti medici virologi, dalle istituzioni.
Il non vaccinato deve diventare un capro espiatorio, deve suscitare quella stessa rabbia cieca dei presunti untori di manzoniana memoria, deve nascondere tutti i limiti e i mancati successi delle campagne vaccinali che – ribadiamo - da sole non potranno mai sconfiggere il Covid. Ne usciremo solo con le cure, e la giusta protesta contro i lasciapassare di regime lo deve instancabilmente ricordare al regime e all’opinione pubblica.

Insomma, un delirio negazionista vomitato su quel sitarello che abusa dei simboli religiosi per condividere campagne di estrema destar contro la vita, contro le famiglie e contro i bambini. E sinceramente c'è da provare imbarazzo davanti ad un giornaletto che cerca di mettere a repentaglio la vita della popolazione per cercare facili consensi tra gli estremisti.
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