Nichi Vendola sul ddl Zan: «Chi vuole eliminare l’identità di genere, vuole cancellare un pezzo di umanità»


Pur senza mai citare Renzi, Nichi Vendola ha commentato quanti propongono fantomatiche "mediazioni" con chi promuove l'omofobia, inneggia ad Orban e si porta in senato gente che vuole "curare" l'omosessualità ritenendola una patologia:

Non appena dalla politica arriva qualche timido tentativo di avanzare su un percorso progressista, molto spesso con grave ritardo rispetto alle evoluzioni della società, c’è qualcuno che chiede un compromesso, che dice che dall’altra parte ci sono "rigidità ideologiche"

Ma le legge sulle unioni civili sono dimostrazione di come i compromessi voliti da Renzi si traducano in nome incomplete e molto più arretrata rispetto a quelle si innumerevoli altri Paesi. Poi ha osservato che «siamo arrivati all’incredibile paradosso per cui le multinazionali, orientate al profitto, non hanno più paura a prendere posizioni sulle questioni di genere, mentre il Parlamento italiano, che dovrebbe essere orientato al bene comune, balbetta».

Riguardo al punto che maggiormente infastidisce il fondamentalismo sedicente "cattolico" osserva:

L’identità di genere non è una ideologia, una costruzione letteraria o una superfetazione delle teorie queer, ma è la realtà con cui ognun* si confronta, talvolta è una identità fluida o in transizione, magari non riconducibile alle classificazioni di un modello binario di maschile e femminile per come si è imposto in una parte del mondo: queste identità spurie sono state sempre colpevolizzate, criminalizzate, bullizzate, internate, ospedalizzate, discriminate.
Chi oggi vuole cancellare il concetto di identità di genere dalla legge Zan non vuole semplicemente rivedere una definizione, ma cancellare un pezzo di umanità.
Commenti