Oltre l'indecenza. Ora il leghista Pillon si professa vittima di "campagne d'odio"


Ma come? Il senatore leghista Simone Pillon non giurava forse che esistessero già tutte le leggi che servivano a tutelare dall'odio? Perché ora giura l'opposto? Ed esattamente, in che modo sostiene che punire chi istiga all'odio sia un attacco alla sua persona? Sta forse ammettendo le sue colpe mentre fa vittimismo e si autoproclama "vittima di odio" per il suo sostenere che l'odio sia "libertà di espressione" quando è lui ha vomitarlo contro gli altri?

Dicendosi orgoglioso di quell'indecente intervento in Senato che lo ha visto vomitare fake-news e ripetere la peggior propaganda neofascista, il leghista scrive:



Secondo il leghista, la presunta "campagna d'odio" contro il tizio che ha fatto carriera oirganizzando comizi in cui accusava i gay di essere "adescatori di bambini" è il mettere in dubbio la frase di salvini sul fatto che loro vogliono che siano "mamma e papà" e a insegnare il rispetto ai bambini, così i figli dei leghisti potranno essere indottrinati all'odio razzista e all'odio omofobico. Ma quello stesso leghista che davanti ai giudici ha giurato fosse per "ironia" che lui ha accusato onesti cittadini di molestie ai bambini ci dice che nell'Italia leghista sarà vietato osservare che lui ha avuto una mamma e un papà e che il risultato è un personaggio che fomenta odio e molesta i ragazzini gay per profitto.
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