Omotransfobia, l'ira di Arcigay contro Italia Viva: «Siamo merce di scambio nella trattativa con Salvini»


«Oggi Renzi ufficializza la svendita delle persone lgbti+ nel suo mercato con Matteo Salvini: un fatto vergognoso, che lo rende connivente con i peggiori omofobi della nostra classe politica». È quanto osseva Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.
«La notizia era nell'aria da tempo, ma fino all'ultimo abbiamo voluto sperare che questa retromarcia fosse evitata, quantomeno per difendere la dignità degli stessi esponenti di Italia Viva, a partire dalla ministra Elena Bonetti, che ha diretto la cabina di regia del gruppo bicamerale che ha redatto il testo di legge, fino all'onorevole Lucia Annibali, che ha contribuito ad emendarlo alla Camera. In nome di un accordo ormai evidente con la Lega, Matteo Renzi sacrifica le persone lgbti+ e la credibilità dei suoi stessi parlamentari, oggi incredibilmente silenti. Proprio ai parlamentari, in particolare ai senatori, rivolgiamo un accorato appello: portate la legge in aula così com'è e approvatela, contraddicendo gli ordini del senatore fiorentino e seguendo la vostra coscienza. Da settimane i nostri Pride urlano questa richiesta, non possono girare la testa dall'altra parte».

Critiche giungono anche Fabrizio Marrazzo, il quale definisce «poco chiare ed a tratti pericolose le modifiche che sono state proposte da Renzi per Italia Viva sul DDL Omotransfobia. Non abbiamo visto il testo delle modifiche, ma da come lo stanno raccontando si rischia di peggiorarlo ulteriormente. Uno dei loro obiettivi, come quello del centro-destra e del Vaticano, è di rivedere l’articolo 1 che contiene la definizione di ‘identità di genere’ ossia che inserisce le persone trans tra le vittime tutelate dalla legge. Una mossa davvero senza senso dal momento che tale articolo è stato scritto con l'emendamento a prima firma di Lucia Annibali, deputata proprio di Italia Viva. Cosi la legge rischia di diventare ancor di più poco applicabile ed a tutela degli omofobi e non delle vittime. Ricordiamo che questa proposta di Legge, così com’è, è già un compromesso al ribasso, dal momento che con l’articolo 4, scritto da un Deputato di Forza Italia che ora milita in Azione di Calenda, permette alle persone di dire che gli LGBT+ sono malati mentali e con l'art. 7, invece, rende quasi impossibile fare sensibilizzazione nelle scuole contro odio e discriminazione. Quali altri peggioramenti ci aspettano? e chi sono i senatori tra IV, PD ed M5S che non voterebbero la legge, se Renzi dice che il problema non è di Italia Viva allora di chi è? Come sappiamo i voti della destra non servono alla legge. Renzi faccia chiarezza».
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