Porpora Marcasciano: «Tragica la collusione tra destre, parte del fondamentalismo cattolico, minoranze Terf e Matteo Renzi»


Fanpage ha intervistato Porpora Marcasciano, presidente del MIT, in merito alla proposta leghista e renziana di eliminare ogni tutela nei confronti delle persone trans in un'Italia che è al primo posto in Europa per omicidi e crimini contro proprio le persone trans.

Tra le altre cose, Porpora ha spiegato:

Il discorso è molto complesso, l’attacco al Ddl Zan è totale. Ora si sono appigliati all’identità di genere, ma da parte delle destre e della Lega il disegno di legge è sempre stato osteggiato nella sua complessità. Al blocco leghista e di destra, che possiamo anche comprendere perché hanno valori diversi dai nostri, si è aggiunto poi il giochino del potere: mi riferisco a Italia Viva e Matteo Renzi, che in questo è molto bravo. Pur di essere al centro si è unito a quella parte di destra, foraggiato anche dal femminismo della differenza, le cosiddette Terf, che sono di principio contro le persone trans. C’è stata quindi questa collusione tra destre, parte del fondamentalismo cattolico, parte del femminismo e Matteo Renzi. Una miscela tragica. Si sono impuntati sull'identità di genere, che riguarda la percezione di sé e del proprio essere, e che in tutti i trattati scientifici è chiamata in questo modo. Le femministe essenzialiste – che sono una minoranza nel movimento – hanno animato una battaglia in tutto il mondo, che in Italia è stata abbastanza cruenta, contro le persone trans. Invito tutti ad andare a leggere le loro posizioni, fanno rabbrividire: ci considerano patologiche – anzi patologici secondo loro – e disturbate psicologicamente. Danno per scontato che il genere riguardi solo maschi e femmine. Io la domanda la pongo a tutti: noi, sotto quale cappello ci inseriamo se non è l’identità di genere? Non lo so se nel 2021 possiamo tornare a fare discorsi di 50 anni fa. Non lo faremo passare, a mali estremi, estremi rimedi, ci andremo a legare con le camice di forza in piazza Montecitorio. Abbiamo pagato con carcere, manicomi, violenza, e non vogliamo sentire queste signore alto borghesi che non sono mai uscite dai loro salotti, parlare di genere e identità di genere.
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