Ragazza lesbica discriminata nella casa famiglia. Fu obbligata a dormire con i maschi perché lesbica


Da Massa massiva una nuova storia di ordinaria discriminazione. La Procura ha ascoltato una ex educatrice di una cooperativa di Massa a cui sarebbe stato imposto di impedire ad una ragazza di 18anni ospitata presso la loro casa famiglia di poter dormire con le altre ragazze in quanto lesbica:

Al primo piano dormivano i maschi, al secondo le femmine. Ricordo tutti i nomi dei bambini; in una camera dormivano insieme un maschio e una femmina. Perché, siccome la ragazza era stata dichiarata omosessuale, la dirigenza aveva disposto di inserirla in camera con un maschio.

Il caso non sarebbe stato isolato, dato che i carabinieri starebbero indagando anche su altri abusi, parlando di quella casa-famiglia come di un luogo in cui i bambini venivano sistematicamente «umiliati, derisi, percossi, trasportati, gettati, non curati, affamati, in pericolo».
«Ho deciso di licenziarmi, il metodo educativo utilizzato non era conforme alla mia preparazione professionale», ha aggiunto la donna, sostenendo che sarebbe stata costretta a fare del male ai ragazzi . L’uso della violenza per “educare” i minori è stata denunciata anche da altri ex dipendenti della struttura.
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